È morto a Venezia lo scrittore Daniele Del Giudice, tra i nostri maggiori autori di racconti perfetti e calibrati, dalla parola precisa e dalla narrazione attenta al pensiero scientifico. Aveva 72 anni. Dal suo racconto “Unreported inbound Palermo” nacque lo spettacolo teatrale di Marco Paolini con musiche di Giovanna Marini “I-TIGI. Canto per Ustica”, andato in scena nel 2000 e trasmesso dalla Rai nel 2017, e un dramma musicale di Alessandro Melchiorre sulla tragedia di Ustica.
Del Giudice da anni taceva a causa dell’Alzheiemer che ne aveva bloccato la mente. Scrittore pubblicato da Einaudi amante del volo che praticava pilotando piccoli aerei, era nato a Roma nel 1949. Il Campiello gli aveva appena assegnato il premio alla carriera che sarebbe stato consegnato tra pochi giorni.
Del Giudice fu scoperto da Italo Calvino ed esordì con il romanzo “Lo stadio di Wimbledon” nel 1983. Seguirono il romanzo “Atlante occidentale” del 1985, sul rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein, il racconto “Nel museo di Reims” del 1988, le prose e narrazioni di “Staccando l’ombra da terra” (1994) dove già nel titolo narrava quel passaggio di un aereo dal suolo all’aria in cui una macchina di metallo può volare ed era tutto sul volo; seguirono i racconti di “Mania” nel 1997, “Orizzonte mobile” del 2009. Dal 2014 riceveva un assegno straordinario vitalizio di 24mila euro all’anno grazie alla Legge Bacchelli che destina fondi ad artisti in condizioni di indigenza.
“Con la morte di Daniele Del Giudice oggi l’Italia perde uno scrittore unico la cui rara sensibilità narrativa e letteraria è stata riconosciuta ovunque e testimoniata dai numerosi premi ricevuti nel corso della sua carriera. Il mondo della cultura si stringe con affetto intorno ai suoi cari nel saluto ad un autore prezioso”. commenta il ministro della Cultura Dario Franceschini.
