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Mostre per tutti i gusti: da Van Gogh a Picasso per finire con Barbie

Gli anniversari funzionano da agenda per le esposizioni. Dalle avanguardie novecentesche all'arte contemporanea. Non mancano l'architettura e qualche bizzarria.

Mostre per tutti i gusti: da Van Gogh a Picasso per finire con Barbie
A Catania la mostra di Joan Mirò
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Maurizio Boldrini Modifica articolo

10 Gennaio 2024 - 09.49


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Gli anniversari degli artisti stanno sempre più dettando l’agenda delle mostre e degli appuntamenti culturali. Il fenomeno riguarda ormi l’intero pianeta.  L’anno appena iniziato è denso di anniversari e quindi si prospetta come ricchissimo di rilevanti appuntamenti espositivi.

Partiamo da Joan Mirò, uno dei geni del surrealismo. Sarà possibile vedere le sue opere, esposte nel Palazzo della Cultura di Catania, fin dalla prossima settima: la mostra La gioia del colore sarà inaugurata, infatti, il 20 di gennaio e durerà fino al 7 luglio. Saranno esposti ottanta capolavori dell’artista catalano: dipinti, tempere, acquerelli, disegni, sculture e ceramiche, insieme a una raccolta di opere grafiche come i libri e altri documenti. L’itinerario della mostra, curata da Achille Bonito Oliva, ripercorrerà il percorso creativo di Mirò con una particolare attenzione sui capolavori di grafica realizzati durante il periodo di collaborazione con la rivista Derrière le Miroir. Le opere di pittura sono il clou della mostra ma sarà possibile curiosare anche la vita dell’artista: una serie di scatti e di filmati racconterà la sfera più intima del maestro.

A un altro grande artista delle avanguardie novecentesche, Pablo Picasso – forse il più grande e comunque il mio prediletto- è dedicata la mostra che si terrà a Milano, a Palazzo Reale, nel prossimo autunno. L’appuntamento con il maestro spagnolo è per il 20 settembre. La mostra promossa da Marsilio rimarrà aperta fino al 2 febbraio del 2025. Saranno esposti ottanta capolavori del padre del Cubismo puntando, in particolare, su quelli che evocano i temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e della relazione con l’altro. Lui fu straniero: come si sa dalla Spagna si trasferì a Parigi nel 1904 dove restò per il lungo periodo del franchismo. Sarà possibile, nel percorso espositivo, intravedere come questa sua condizione abbia influito e formato la sua identità e ispirato alcune sue opere più rilevanti. Sempre a Palazzo Reale, organizzate da Marsilio, si terranno anche le mostre di Ugo Mulas e Felice Casorati.

Dopo questo dovuto excursus settembrino, tornando ai mesi nostri, c’è da segnalare l’apertura, il prossimo 20 gennaio a Brescia, nel Palazzo Martinengo, di un’importante mostra sui Macchiaioli. Saranno esposte oltre cento opere firmate da Giovanni Fattori, Silvano Lega, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani e Giuseppe Abbati. Sono questi gli artisti che, nella Firenze del secondo Ottocento, crearono a una delle più innovative avanguardie artistiche italiane. La mostra è stata curata da Francesca Dini e Davide Dotti. Il palazzo bresciano radunerà alcuni dei capolavori più celebri dei Macchiaioli: da I fidanzati di Lega a Raccolta del fieno in maremma di Fattori, fino a Pascoli a Castiglioncello di Signorini e Cucitrici di camicie rosse di Borrani.

Chi dice Van Gogh, dice successo. La prima grande “mostra-evento” ebbe proprio lui come protagonista. Da allora- erano gli anni Novanta- le mostre sulla sua pittura o anche su singole sue opere si sono susseguite in ogni angolo di mondo. Ora è la volta di Trieste, con una monografica dal titolo Van Gogh. Capaolavori dal Kroller Muller Museum. Una tappa speciale, dopo il successo della stessa mostra a Roma. Allestita al Museo Revoltella sarà visitabile dal 22 febbraio 2024, Organizzata da Arthemisia, la rassegna ripercorrerà la straordinaria produzione del grande pittore olandese con una raccolta proveniente dal famoso Museo. Per l’occasione, l’esposizione sarà arricchita da due opere speciali: si tratta dei ritratti di Monsieur e Madame Ginoux, i proprietari del caffè di Arles frequentato da van Gogh, realizzati nel 1890 e conservati rispettivamente nell’istituzione olandese e nella Galleria Nazionale di Roma.

Firenze sta diventando, con Palazzo Strozzi, uno dei centri più disponibili a ospitare importanti mostre di arte contemporanea. Dal 22 marzo al 21 luglio sarà possibile ammirare l’opera di Anselm Kiefer, uno tra i più influenti maestri della pittura e della scultura del nostro tempo. La mostra, Anselm Kiefer. Angeli caduti, curata da Arturo Galansino, sarà allestita negli spazi di Palazzo Strozzi e radunerà una serie di opere storiche e di nuove produzioni dell’artista contemporaneo che, dialogando con le sale rinascimentali dell’edificio fiorentino, contribuiranno a un percorso di grande impatto, unico nel suo genere. 

Se andiamo oltre le mostre che ormai possiamo considerare “classiche” e tradizionali, ci accorgiamo che lo specchio delle rassegne si allarga fino a comprendere esposizioni particolari come quella su Tim Barton o Barbie, o Inga Sampé e Gae Aulenti. Ed è proprio l’architettura, tra l’altro a proporne alcune tra le più originali. Al Maxi di Roma fino al 26 di giugno è allestita una mostra sul grande Alvar Aalto, l’architetto finlandese, autore di originali edifici e che, insieme alla moglie, ha disegnato elementi di arredo che sono rimasti nella storia. Attraverso undici progetti, con un allestimento sperimentale, è raccontato il mondo di Aalto. In allestimento, per la prossima estate, quella di Gae Aulenti della quale, per ora, si sa poco.

Non poteva mancare una mostra tutta per Barbie, tornata di gran moda dopo il rilancio della Mattel e il successo del film. È allestita per festeggiare il 65esimo anniversario del marchio. E’ il Museo del design di Londra che ha deciso di raccontare il mondo della bambola più famosa del mondo. La Mattel ha aperto i propri archivi e per la prima volta espone al pubblico oggetti rari e unici, insieme a prestiti e altre acquisizioni, essenziali per raccontare davvero la storia dell’iconico marchio. Si parte dal 1959, quando Ruth Handler ha creato Barbie. La storia è raccontata attraverso la lente del design: moda, architettura, arredamento e veicoli sono al centro dell’esposizione. Io non ci andrò. Ma conosco più di un amico/a che metterà da parte il gruzzoletto necessario per godersi l’accadimento.

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