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La lotta al caporalato raccontata attraverso una graphic novel

“La Città di Cap”, un libro di Maria Iovine e Silvestro Maccariello, ci racconta una realtà distopica ispirata alla storia dello scrittore Yvan Sagnet.

La lotta al caporalato raccontata attraverso una graphic novel
Copertina del libro
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16 Maggio 2022 - 14.19


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a cura di M. Malaspina

La città di Cap“, graphic novel nata dalla collaborazione con l’associazione “NoCap” e “A Mano Disarmata” e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, scritto da Maria Iovine e Silvestro Maccariello, con i disegni di Irene Carbone ed Erica Grillo, sarà in libreria con BeccoGiallo dal 19 maggio. Il libro si ispira alla storica impresa di Jean Pierre Yvan Sagnet.

Jean Pierre Yvan Sagnet, giovane immigrato arrivato dal Camerun, nel 2011 guidò il primo sciopero dei braccianti, precisamente a Nardò, Lecce, contro i caporali; grazie alla sua esperienza, il reato di caporalato è stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano ed è stato istituito il primo processo su scala europea contro alcuni imprenditori. Il leader, oltre ad aver ispirato la storia di questo libro, ne è anche autore della prefazione.

La graphic novel sarà presentata in anteprima nazionale il 17 maggio alle 10, in occasione del 7° Forum dell’informazione contro le mafie dell’associazione A mano disarmata che, grazie al Salone del Libro, si terrà a Torino, al Circolo della Stampa.

La manifestazione, che tratta argomenti che vanno, appunto, dallo sfruttamento selvaggio all’emancipazione nella battaglia contro le mafie, oltre agli autori e disegnatrici, attende la presenza di: Yvan Sagnet, Susanna Bucci, presidente di A mano Disarmata, Stefano Tallia, presidente Odg Piemonte, Silvia Garbarino, segretaria Associazione Stampa Subalpina, Lidia Gattini, di Zai.net, e Davide Donatiello, Università di Torino. A trarre le conclusioni della mattinata sarà Luigi Ciotti, presidente di Libera. Il libro uscirà poi nelle librerie due giorni dopo.

La città di Cap” sembra essere il modello della città perfetta: ordinata e funzionale, invece, è solo una cortina di fumo che nasconde una realtà infernale che calpesta i diritti civili, dove le coscienze sembrano addormentate. Il mito della produttività ha cancellato tutti i diritti dei lavoratori: sarà in questa realtà che una giovane donna si mette a capo di una rivoluzione che restituisce voce agli sfruttati, muovendo le coscienze dei cittadini per rovesciare il regime esistente.

“Il nostro scopo è raccontare le ingiustizie attraverso gli strumenti della multimedialità: documentari, libri, web, e ora anche il fumetto” racconta il segretario di A Mano DisarmataPaolo Butturini. “Raccontare chi quelle ingiustizie le compie e perché, chi le subisce, chi le combatte e come, nella convinzione che soltanto conoscere e comprendere aiuta a crescere e scegliere”.

L’evento sarà anche trasmesso in diretta su ilfattoquotidiano.it.

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