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43 opere di Troubetzkoy da Verbania a Parigi

Dal 30 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 al Musée d’Orsay e poi dal 27 febbraio al 28 giugno 2026 alla Galleria d’Arte Moderna saranno esposte sculture inedite dell’artista russo originario di Verbania Paolo Troubetzkoy

43 opere di Troubetzkoy da Verbania a Parigi
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13 Agosto 2025 - 15.43


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Le Prince Sculpteur’ è il titolo della mostra che sarà allestita dal 30 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 in onore dell’artista russo Troubetzkoy. Figlio del principe russo Pietro e della cantante americana Ada Winans, nacque nella città di Verbania nel 1866, ed è proprio dal Museo del Paesaggio di Verbania che partiranno 43 sue sculture per Parigi.

Saranno esposte in prestito prima al Musée d’Orsay di Parigi dal 30 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 e poi alla Galleria d’Arte Moderna di Milano dal 27 febbraio al 28 giugno 2026. Si tratta di un dialogo proficuo su due fronti, una «duplice occasione» spiega la direttrice artistica e conservatrice del Museo del Paesaggio Federica Rabai e aggiunge: «Si tratta di una prestigiosa vetrina per la nostra realtà, in una mostra di rilievo internazionale, e ci offre anche l’opportunità di proporre al pubblico di Palazzo Viani Dugnani, nel frattempo, alcune opere di Troubetzkoy che non sono mai state esposte al pubblico negli ultimi anni».

Di fatti lo scambio è duplice perché, dopo la preparazione nei primi cinque giorni di settembre per imballare e prelevare le statue in sicurezza, dal 6 settembre il Museo del Paesaggio ospiterà una trentina di sculture dello stesso Troubetzkoy da anni lasciate nel deposito del Palazzo Piemontese. Si tratta di opere che raramente vengono messe a disposizione dell’occhio pubblico e sono anni che non vengono esposte: fra queste «Possiamo anticipare che verrà esposta la grande scultura che ritrae Jean Bugatti alla guida dell’auto, realizzata nel 1929».

Dopo aver vissuto a Milano e in Russia, Troubetzkoy si stabilì a Parigi e dal 1914 giunse negli Stati Uniti, fra La Grande Mela e Los Angeles; nel palazzo «Una sala sarà dedicata al periodo americano di Troubetzkoy, – conclude la direttrice artistica Rabai – con le sculture di star hollywoodiane, indiani pelle rossa e cow-boys».

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