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Caravaggio, Canova e Jan Fabre star di primavera a Napoli

Il Merisi e seguaci a Capodimonte dopo le polemiche sul prestito bloccato di un quadro. All'Archeologico lo scultore si confronta con l'antico. L'artista fiammingo ospite in più sedi

Caravaggio, Canova e Jan Fabre star di primavera a Napoli
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21 Aprile 2019 - 21.31


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Per chi sta o passa da Napoli, il periodo delle feste in arte offre quanto a mostre star del passato come Caravaggio e Canova e del presente come Jan Fabre.

Caravaggio e i napoletani a Capodimonte
Ricordate le polemiche sul no allo la tela delle Sette opere di misericordia di Caravaggio dal Pio Monte della Misericordia al Museo e Real Bosco di Capodimonte per una mostra sugli anni napoletani del pittore lombardo e i suoi seguaci? Il ministero dei beni culturali ha a ragione bocciato il prestito: chi vuole può tranquillamente andare al Pio Monte, nell’antico centro cittadino, a pochi chilometri dal museo. Dove comunque si confrontano nella Sala Causa sei dipinti del Merisi in prestito da istituzioni italiane e internazionali e 22 quadri di artisti napoletani che si iscrivono con stili spesso autenticamente personali al club dei caravaggeschi. La mostra “Caravaggio Napoli” dura fino al 14 luglio, a cura di Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger.

A Napoli, ricorda la nota stampa, “Caravaggio visse complessivamente 18 mesi, durante i suoi due soggiorni: tra l’ottobre del 1606 e il giugno del 1607 e, successivamente, nell’autunno del 1609 per circa un anno, fino alla morte avvenuta a Porto Ercole nel viaggio di ritorno verso Roma, nel luglio del 1610”. Furono mesi cruciali e il pittore impresse una virata alla suola pittorica napoletana. Tra i nomi che appresero e rivisitarono la sua lezione , figurano Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Massimo Stanzione, Fabrizio Santafede.

Dopo tante polemiche e il no al prestito, a Capodimonte e al Pio Monte (che aveva concesso il trasloco provvisorio della tela) si sono adeguati. Il biglietto della mostra dà diritto a un ingresso ridotto al Pio Monte della Misericordia e viceversa. Ci sono navette gratuite tra Capodimonte e Pio Monte messe a disposizione dal Comune e dal museo: http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/indirizzo/

Sempre la raccolta del palazzo borbonico espone “Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere”: fino al 15 maggio 2019 dipinti, sculture e oggetti selezionati dai cinque depositi di Capodimonte.

Il sito di Capodimonte

Il sito del Pio Monte della Misericordia, la collezione

Jan Fabre si moltiplica dal Madre al Pio Monte

“Jan Fabre Oro Rosso. Sculture d’oro e corallo, disegni di sangue”. Opere dell’artista fiammingo in quattro luoghi diversi: fino al 15 settembre l’artista belga a Capodimonte, nella chiesa del Pio Monte della Misericordia (la scultura “L’uomo che sorregge la croce”), al Museo Madre (fino al 30 settembre con “L’uomo che misura le nuvole”) e alla galleria Studio Trisorio (opere con gusci di scarabei iridescenti dal titolo “Omaggio a Hieronymus Bosch in Congo”).

Il sito del Madre

Canova faccia a faccia con gli antichi all’Archeologico
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Mann, diretto da Paolo Giulierini, confronta 110 opere tra cui dodici grandi marmi di Antonio Canova con l’antico e la classicità che tanto ispirò lo scultore. Fino al 30 giugno 2019, promossa dal Mibac Museo beni culturali, dal Mann con l’Ermitage di San Pietroburgo. La raccolta partenopea ha la statua di Ferdinando IV di Borbone del Canova. A cura di Giuseppe Pavanello, organizzata da Villaggio Globale International, la mostra inserisce le opere dell’artista considerato emblema del classicismo (sei vengono dall’Ermitage, 34 sono tempere su fondo nero ispirate alle pitture pompeiane e provenienti dalla casa-museo Canova a Possagno, in Veneto) nello strepitoso percorso di sculture e pitture pompeiane.

Il sito del museo archeologico

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