Un pezzo di memoria che se ne va. È morta a Londra all’età di 100 anni Zdenka Fantlova, attrice e scrittrice protagonista di una delle più incredibili storie di sopravvivenza durante la Shoah: riuscì infatti a passare attraverso l’inferno di sei campi di concentramento e sterminio nazisti, dal ghetto di Terezin, ad Auschwitz, Bergen-Belsen e altri ancora.
La Fantlova ha raccontato la sua storia nel libro `The Tin Ring´, pubblicato in Italia col titolo `6 campi´.
Zdenka era nata nel 1922 da genitori ebrei nella città di Blatna, nell’allora Cecoslovacchia, e nel 1939 dopo l’invasione tedesca il padre venne arrestato dalla Gestapo perché ascoltava la Bbc e deportato a Buchenwald, da dove non tornerà più.
Nel 1942 iniziò la peripezia per il resto della famiglia che finì a Terezin, dove era stata creata una struttura di internamento presentata dalla propaganda nazista come un modello di insediamento ebraico: in realtà lì sostavano i deportati prima di finire nei campi di sterminio. E così accadde a Zdenka, che finì ad Auschwitz, con la sorella Lydia e la madre. Quest’ultima però non sopravvisse alle selezioni.
L’odissea andò avanti ancora fino alla primavera del 1945, dopo il trasferimento in altri campi a ovest. Solo Zdenka riuscì a superare le marce forzate e l’internamento, mentre anche la sorella morì. Finita la guerra si era trasferita prima in Australia e poi nel 1969 a Londra e si è a lungo impegnata per mantenere viva la memoria della Shoah attraverso la sua esperienza personale.
