Nel corso dell’ultima seduta di Giunta regionale, su proposta del vicepresidente con delega alla Cultura Giusi Princi, è stata approvata la delibera per istituire il comitato di coordinamento istituzionale e il gruppo di lavoro per il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.
“Si tratta di un primo passo – ha detto Princi – volto a pianificare e realizzare, nel corso di tutto il 2022, un grande programma unitario di valorizzazione dei guerrieri che tutto il mondo ci invidia”.
Le due statue di bronzo di provenienza greca furono rinvenute il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria. Fu Stefano Mariotti, un giovane sub dilettante, a rinvenire i due guerrieri a 8 metri di profondità. A catturare la sua attenzione fu il braccio sinistro di quella che sarebbe stata chiamata statua A, unico elemento che emergeva dalla sabbia. Per sollevare e recuperare i due capolavori, il Centro subacquei dell’arma dei carabinieri utilizzò un pallone gonfiato con l’aria delle bombole.
Il 21 agosto fu recuperata la statua B, mentre il giorno dopo toccò alla statua A (che ricadde al fondo una volta prima d’essere portata al sicuro sulla spiaggia).
I bronzi si trovano al Museo Nazionale di Reggio Calabria, luogo in cui sono stati riportati il 12 dicembre 2014, dopo la rimozione e il soggiorno per tre anni, con annessi lavori di restauro, presso Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale della Calabria.
Le due statue sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca del V secolo a.C., e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri scultori dell’età classica e sono diventate uno dei simboli del paesino stesso e della città di Reggio Calabria.
“Ho inteso riunire allo stesso tavolo – ha aggiunto Princi – tutti i diversi attori territoriali che operano nell’ambito della valorizzazione del patrimonio museale di Reggio Calabria, per condividere un percorso di programmazione mirato alla promozione di un evento tanto importante. I Bronzi sono notoriamente il simbolo più significativo della nostra territorialità, non hanno un valore esclusivamente di tipo archeologico e storico. Rappresentano la nostra cultura, la nostra forza, le nostre radici. Dobbiamo celebrare il loro ritrovamento in grande, far arrivare a tutto il mondo un messaggio positivo della Calabria. Ho inteso il Comitato non come un’entità chiusa e autoreferenziale, bensì quale organismo che si apre all’ascolto di tutto il territorio che vorrà contribuire a rendere unico questo progetto di valorizzazione e arricchimento. Presto, insieme ai colleghi Assessori, convocherò la prima riunione per avviare i lavori e passare alla fase fattiva. Investire sui bronzi – conclude il vicepresidente – significa investire sull’immagine di tutta la Calabria a livello internazionale”.
Oltre al vicepresidente, il Comitato ha nel suo organico l’assessore regionale allo sviluppo economico e attrattori culturali, Rosario Varì, l’assessore regionale al turismo, marketing territoriale e mobilità, Fausto Orsomarso, e si propone di coinvolgere tutte quelle istituzioni che intervengono nel processo di promozione del patrimonio museale di Reggio Calabria.
Infatti, entreranno a far parte dell’organismo anche il direttore del Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, il dirigente generale del segretariato regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, il direttore del Polo museale della Calabria, il sindaco della Città di Reggio Calabria, il sindaco del Comune di Riace, il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, il Rettore dell’Università degli studi Mediterranea e il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria.