Il Rossini Opera Festival di Pesaro è uno dei più rinomati festival italiani a livello internazionale e ha da poco nominato un nuovo direttore artistico: l’incarico è stato affidato al celebre tenore Juan Diego Flórez, su indicazione del sovrintendente Ernesto Palacio. Flórez affiancherà la sovrintendenza nell’ideazione dei prossimi programmi del Festival.
Nato a Lima, Juan Diego Flórez è legato al Rof fin dagli esordi. Infatti, ad aprirgli le porte dei più importanti teatri di tutto il mondo è stato proprio il suo debutto a Pesaro nel 1996 nel ruolo di Corradino nella prima mondiale moderna di “Matilde di Shabran”. Da allora è ospite regolare del festival, per il quale ha interpretato 15 produzioni liriche e 11 tra concerti e partiture sacre.
La scorsa estate è stato protagonista del Gala Rossini, che ne ha celebrato i 25 anni di carriera a Pesaro, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È fondatore e presidente dell’Associazione ‘Sinfonia por el Perù’, ambasciatore dell’Unesco e Artista Kammersänger.
«Sono molto contento ed onorato della nuova avventura artistica che rappresenta per me questo incarico, soprattutto perché mi viene conferito dal Festival dove sono nato artisticamente quando avevo solo 23 anni. Ho un forte legame con il Rof e con la città di Pesaro, e da parte mia mi adopererò per conciliare nel miglior modo possibile la mia carriera di tenore con questo nuovo prestigioso ruolo. Con l’esperienza acquisita nel mondo dell’opera, potrò essere di aiuto al sovrintendente Palacio nello sviluppo dei programmi futuri e delle scelte artistiche» ha dichiarato il tenore.
I cambiamenti però non sono finiti: sentito il parere della Commissione di valutazione tecnica, il Consiglio di Amministrazione ha conferito l’incarico di direttore generale per il triennio 2022-24 a Cristian Della Chiara, già responsabile Marketing e Relazioni istituzionali della manifestazione e dal 2008 coordinatore organizzativo della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro.
Per il presidente del Rof Daniele Vimini si comincia «a disegnare un nuovo corso per il futuro del Rossini Opera Festival».