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Politica, criminalità e povertà: Don Luigi Ciotti parla ai ragazzi del Giffoni senza filtri

Ispirato da figure come Paolo VI e Don Tonino Bello, Ciotti racconta ai più giovani come gli ''ultimi'' hanno cambiato la sua vita

Politica, criminalità e povertà: Don Luigi Ciotti parla ai ragazzi del Giffoni senza filtri
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31 Luglio 2021 - 16.46


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Ospite oggi al Giffoni Film Festival, Don Luigi Ciotti ha parlato ai ragazzi presenti con estrema chiarezza e sincerità toccando tanti e diversi temi: dalla povertà alla politica e criminalità. Ciotti ha spiegato: ”Secondo me la più bella definizione di politica l’ha data un pontefice, Paolo VI, che aveva detto ‘è la più alta dimensione al servizio del bene comune’.

 

“La politica deve essere vicina alla strada, alla gente. Altrimenti non è politica. Siamo tutti chiamati ad essere cittadini non ad intermittenza, troppi guardano solo dalla finestra”. 
Poi ha continuato: “Ci sono 5 rischi dalla quale la società oggi deve vedersi: 1. La caduta della democrazia in molti paesi del mondo; 2. Le tante guerre in atto di cui non si parla; 3. La catastrofe ecologica, e su questo siete stati proprio voi giovani a mobilitarvi in modo sincero e meraviglioso; 4. I poteri dell’informazione che è nelle mani di pochi; 5. La globalizzazione della criminalità che ormai è su più fronti, sociale, ambientale, medico”. 

Il discorso di Don Luigi Ciotti ha compreso anche una tra le persone a lui più care, Don Tonino Bello: “Ricordate sempre quello che disse Don Tonino ‘non mi interessa chi è Dio ma da che parte sta’. Il Vangelo ci indica la strada, giustizia, libertà, carità. Noi non lottiamo contro la mafia, noi lottiamo per la vita. Lottiamo per rendere liberi dall’usura, dal traffico di stupefacenti, dalla corruzione. Dobbiamo impegnarci per la giustizia”.   

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