Raffaella Maria Roberta Pelloni, così all’anagrafe l’artista nata a Bologna, 18 giugno 1943, se n’è andata. Showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, è stata una delle donne di spettacolo più incisive e che più ha saputo rinnovarsi.
Da “Canzonissima” al ballo sensuale del “Tuca tuca” agli anni in Spagna fino a diventare icona del mondo gay. Con la sua danza dove spiccava l’elemento sensuale l’iniziativa era della donna, con le sue belle gambe e l’ombelico in mostra, rappresentava con gioia la donna che prendeva l’iniziativa anche sessuale ed erano decenni fa, tra la fine dei ’60 e i primissimi anni ’70: in televisione in prima serata provocava turbamenti e cambiamenti forti.
L’artista è morta oggi alle 16.20. Da qualche tempo era stata colpita ma la notizia ha colto di sorpresa e lasciato tutti sbigottiti. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Una richiesta perfettamente in linea con la persona che era.
Il ricordo del suo Sergio Japino
“Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.
Con queste parole, l’ex compagno Sergio Iapino ha dato il triste annuncio unendosi al dolore di famiglia, amici e collaboratori più stretti.
“Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri – racconta Iapino – Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla. Ciao Raffaella”.
Perché Raffaella Carrà è un modello per il rinnovamento culturale della televisione, di Fiorenza Loiacono
Il ritratto Raffaella Carrà, icona delle gioia, della sensualità e della tv