Riapre, dopo una ristrutturazione importante, la casa di Victor Hugo nell’elegante palazzo Rohan-Guéménée, situato nella Place des Vosges, cuore del quartiere del Marais e che oggi, insieme alla Maison de Balzac e al Museo della Vita Romantica, rappresenta uno dei tre musei letterari di Parigi. Fu qui che Hugo, uno dei più importanti padri del Romanticismo, visse 16 anni, precisamente dal 1832 a 1848, e vi compose alcuni dei suoi più grandi capolavori letterari come il dramma “Ruy Blas” e la raccolta di poemi “Les Voix intérieures”.
La casa, trasformata in museo nel 1903 grazie alla donazione di Paul Meurice, ha beneficiato già di un notevole miglioramento nel 2015 e, dopo l’ultima ristrutturazione, dà la possibilità al visitatore di ripercorrere le tre principali fasi della vita dello scrittore, prima, durante e dopo l’esilio, attraverso l’esposizione di mobili e cimeli che gli sono appartenuti, oltre a ritratti e disegni da lui stesso realizzati.
Già autore affermato, con una famiglia numerosa e innamorato della mondanità aveva bisogno di una residenza più ampia e perciò nel 1832 Victor Hugo, dall’appartamento di Notre Dame des Champs a Montparnasse, si trasferì in questo appartamento di circa 280 metri quadrati. Un luogo davvero strategico, oggetto del desiderio da molto tempo dello scrittore in quanto accanto viveva l’amico di una vita, Théophile Gautier, ma anche perché Place des Vosges era nei pressi dell’Arsenal, biblioteca cuore pulsante del movimento romantico, e della stessa cattedrale di Notre Dame che aveva avuto un ruolo da protagonista nel romanzo che da poco aveva dato alle stampe.
Un breve filmato della casa ante restauro
Sarà costretto a lasciare rapidamente questa residenza nel 1848 quando la fronda degli insorti della terza rivoluzione nella città faranno della Place des Vosges il loro quartiere generale. Victor Hugo e la sua famiglia, di lì a poco, dovranno trasferirsi come esuli in Belgio e poi nell’isola di Guernsey, nel canale de La Manica, per fuggire dall’ex amico Charles-Louis-Napoléon Bonaparte che con un colpo di stato aveva di nuovo abbattuto la Repubblica divenendo Imperatore dei Francesi con il nome di Napoleone III.
In una intervista a Point de vue Laura Hugo, discendente del grande maestro dichiara: “quella che un tempo si chiamava Place Royale divenne negli anni il simbolo del trionfo del mio illustre antenato. Le tout Paris frequentava i saloni della sua residenza, politici, teste coronate e scrittori come Dickens, per esempio, incontri e ricevimenti che gli apriranno le porte dell’Académie Francaise e più tardi gli permetteranno di ottenere anche il titolo di pair de France“.
Ora la casa di Victor Hugo torna di nuovo disponibile per i visitatori che avranno, all’apertura, la possibilità di vedere anche la retrospettiva come del café Mulot. Una residenza “flamboyant” che in linea con lo stile rinascimentale combina il gotico con il decor, con muri tappezzati, tappeti e mobili in legno massiccio. Colori forti ovunque con una propensione floreale come moda del tempo e tessuti spesso disegnati dallo stesso scrittore.
A cura di M.Cec.