di Manuela Ballo
La festa della musica spezzerà il silenzio imposto dalla pandemia. Quasi un rito, quindi, per questa 27° edizione, che si svolge il 21 giugno. Piazze e palchi si animeranno, per l’occasione, con concerti nelle molte città che sono state coinvolte. Le cifre parlano chiaro: saranno 575 le città coinvolte; si terranno 5.500 concerti gratuiti nei quali saranno impegnati circa 26.000 artisti con la partecipazione di 670 realtà associative. Sarà il simbolo, l’emblema della ripartenza in sicurezza, ha affermato il ministro della Cultura Dario Franceschini presentando l’iniziativa. Una sorta d’inno alla vita per questa festa che è diventato un appuntamento fisso.
Nel silenzio assoluto dell’anno scorso i cuori degli italiani furono toccati da quegli improvvisati concerti dai balconi, dai canti alle finestre dei condomini, dalle note che si levavano dai cortili o, come a Siena, all’unisono dalle diciassette Contrade. Il bisogno di cantare, di fare musica e di stare insieme non venne meno neppure in quella drammatica circostanza. Proprio ripensando a quelle immagini si può capire come la mancanza della musica, del teatro e degli spettacoli dal vivo ci abbiano fatto capire cosa sarebbe il nostro Paese senza la musica e senza la cultura. Non a caso il sottotitolo della Festa recita “Squilli di musica e di vita”.
Edoardo Bennato, testimonial di questa edizione, s’è mostrato entusiasta: il suo concerto, lo stesso 21 giugno al Castello Sforzesco di Milano, sarà l’evento clou della Festa.
Ricevendo dal ministro Dario Franceschini la “Mano Artigiana”, una scultura di bronzo dell’artista Dante Mortet che riproduce il calco delle mani dello stesso testimonial, il cantautore ha tra l’atro detto: “L’obiettivo ora è quello di essere propositivi e di dare ottimismo attraverso la musica. La cultura non è solo libri, quadri, sculture e musei: in questo momento il nostro patrimonio energetico è la musica, che ci può aiutare a ottenere un futuro migliore per tutti noi”.
Un altro evento destinato a provocare forti emozioni sarà il progetto “20 storie in musica per non dimenticare”, realizzato grazie a “Italian Blues Union” che, il 20 giugno, culminerà con un concerto nel Parco Archeologico di Selinunte. E’ stato realizzato un album da 20 artisti in rappresentanza di altrettante regioni italiane: con brani inediti, sia nella musica sia nelle parole, composti per l’occasione intendono ricordare tutti gli anziani che sono stati vittime del Covid.
La Festa è promossa da AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica), dal Ministero della Cultura, Commissione Europea e Siae – a chiarire ancora di più la grande voglia di riscatto, di tornare a vivere in presenza le emozioni, ma sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, di rinascere e voltare pagina. Per godere il più a lungo possibile di questa Festa, i motori si scalderanno già durante il weekend che precede il 21 giugno, data in cui cade anche il solstizio d’estate.
Sono tantissimi gli appuntamenti in programma che vanno dal Nord al Sud, con una presenza capillare che riguarderà sia le grandi città sia i piccoli centri. Parma, Capitale Italiana della Cultura 2021, parteciperà con la Festa della Musica dei Giovani (dal 19 al 21 giugno): concerti di 30 artisti noti ed emergenti organizzata dal MEI Meeting delle Etichette Indipendenti. Non mancheranno poi iniziative particolari come il concerto al Centro Vaccinale di Tor Vergata e quello a Carbonia all’interno del Museo del Carbone e la pubblicazione del libro di Renato Marengo “Napule’s Power” (Tempesta Editore) in cui l’autore racconta come nacque negli anni ’70 e si sviluppò il movimento musicale che rese la musica di Napoli di nuovo protagonista in Italia e nel mondo.
I Conservatori italiani ci saranno in massa: dal 18 giugno e oltre la data del 21, gli studenti saranno protagonisti di un cartellone diffuso grazie al quale invaderanno di suoni tante città, da Avellino a La Spezia, da Trento a Vibo Valentia. Anche la Rai, media partner della Festa della Musica, ci sarà il 21 giugno con una diretta radiofonica su Radio 3 dalle 19 con ospiti del mondo della musica, del cinema e del teatro, riaprendo la storica Sala A di Via Asiago.
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