Che la pandemia abbia cambiato le nostre vite sotto ogni aspetto è ormai evidente, ma spesso non ci rendiamo conto di quanto questi cambiamenti siano importanti se non grazie a numeri, sondaggi e percentuali: è per esempio tramite il rapporto Univideo 2020, realizzato in collaborazione con GFK Italia che si è visto di quanto nell’ambito dell’home entertainment, per la prima volta, il mercato digitale abbia superato quello del prodotto fisico.
Il mercato dell’home entertainment nel 2020 ha infatti sviluppato un volume d’affari pari a 211,7 milioni di euro, con una contrazione, rispetto all’anno precedente. In dettaglio, il prodotto fisico ha fatto registrare un fatturato pari a 103,5 milioni di euro, in calo rispetto al 2019 (154 milioni), superato per la prima volta dal digitale con 108,2 milioni contro i 101,7 milioni dell’anno precedente.
I nuovi stili di vita e la rivoluzione dell’offerta dovuta al costante evolversi delle tecnologie digitali e lo sviluppo delle piattaforme di streaming, hanno già da tempo decisamente mutato lo scenario del mercato audiovisivo italiano, ma durante la pandemia, con i vari periodi e livelli di lockdown lo stravolgimento della nostra vita quotidiana ha influito anche sul nostro modo di svagarci. Per lungo tempo una delle uniche opzioni di intrattenimento è stato l’utilizzo di strumenti audiovisivi, il cui tempo giornaliero medio di fruizione si è allungato fino a 6 ore e 34 minuti; la maggior parte degli italiani ha infatti scelto di dedicare questi periodi di stop alla visione di film e serie tv, seguiti da animazione e sport.
I contenuti sono stati sempre più spesso acquistati dalla comodità del proprio divano, grazie alle sempre più aggiornate possibilità offerte da piattaforme streaming, smart tv e altri device. Dall’altro lato la chiusura forzata dei negozi specializzati, in particolare le serrande abbassate durante i weekend dei centri commerciali, e la mancanza di nuovi titoli causata dalla limitata uscita di film a seguito delle chiusure delle sale, ha portato ad un vertiginoso calo delle vendite di prodotti materiali come Dvd e Blu Ray, un settore già messo alla prova da alcuni anni. Solo nei primi mesi del 2021 le vendite di prodotti fisici hanno iniziato a recuperare terreno, riavvicinandosi ai livelli pre-pandemia.
Argomenti: Cinema