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Dal 26 aprile musei aperti in zona gialla e anche nel fine settimana con obbligo di prenotazione

Il nuovo decreto legge prevede le riaperture dei luoghi della cultura e dello spettacolo con nuove misure proposte da Franceschini e approvate dal Cts

Dal 26 aprile musei aperti in zona gialla e anche nel fine settimana con obbligo di prenotazione
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23 Aprile 2021 - 13.15


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I luoghi della cultura e dello spettacolo italiani si preparano a riaprire i battenti dal 26 aprile 2021, anche se esclusivamente nelle zone gialle. I musei, le mostre, i complessi monumentali e i parchi archeologici riprenderanno la loro attività seguendo i protocolli di sicurezza adottati prima dell’ultima chiusura e indicati sui siti web delle singole strutture, ma con una novità: si potrà visitarli anche durante il fine settimana, con una prenotazione online o telefonica che deve avvenire almeno un giorno prima. Le nuove linee guida riguardo i fine settimana erano già state inserite su richiesta del ministro della Cultura Dario Franceschini nel decreto del 2 marzo, che prevedeva la riapertura di musei e teatri dal 27 marzo, poi rimandata a causa del riaggravarsi della situazione epidemiologica.

 

La proposta è stata quindi accolta nel nuovo decreto legge del 21 aprile, approvato dal Consiglio dei Ministri nel rispetto delle indicazioni del Cts, che, da lunedì e sempre in zona gialla, dà il via libera anche allo svolgimento di spettacoli aperti al pubblico sia all’aperto che in sale teatrali, cinematografiche, da concerto e altri locali, con l’obbligo che siano previsti posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale.

Ancora per andare incontro alle richieste di Franceschini, che chiedeva una maggiore presenza di pubblico, la capienza consentita per ogni evento non potrà essere superiore al 50 per cento di quella normalmente autorizzata in ciascun locale o spazio aperto, ma potrà arrivare fino ad un massimo di 1000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e 500 per quelli al chiuso.

Restano sospesi gli eventi aperti al pubblico laddove non sia possibile garantire il rispetto delle condizioni indicate dal decreto.

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