A cura della redazione di globalist.culture.it (clicca qui per vedere chi siamo) con il coordinamento di Stefano Miliani
Nella quarta conferenza stampa del Festival di Sanremo, dopo una “rocambolesca serata”, tra problemi tecnici ai microfoni, cambi di scaletta e ritardi di entrate in scena, Amadeus e il direttore di Rai1 Stefano Coletta rispondono alle polemiche sul drammatico calo degli ascolti anche nella serata delle cover (clicca qui per la notizia) e sull’orario di chiusura “che sembrava non arrivare mai”. Piomba a sorpresa e per voce del direttore artistico la notizia di Simona Ventura positiva al Covid per cui salta la sua co-conduzione nella finale (clicca qui per la notizia).
“Dobbiamo dirci le cose come stanno e capire che questo resta un Festival di rottura” – ribadisce Amadeus – “in una situazione come questa e in cui il mondo è cambiato, questo è un Festival di assoluto cambiamento, non di un timido cambiamento. Non mi interessano molto i ‘numeri’ di questa edizione 70 più 1. Anzi per me i dati che ha fornito il direttore sono al di là delle più rosee previsioni. I giovani si sono riversati su Rai1. Cosa che non è mai accaduta nella storia” e aggiunge, “abbiamo nove brani in classifica top ten contro due dello scorso anno”. Magari Ama ha ragione che i giovani prestino più attenzione al Festival ed anche che ci sia un rinnovamento musicale e poi che gli ascolti, per questa edizione speciale, non contino. Il tutto però suona un po’ contradditorio. Delle due l’una: essere felici per il rinnovamento della platea e conquistare spettatori tra i 15 e i 30 anni è giusto motivo d’orgoglio, ma se questo dato conta allora contano anche gli ascolti complessivi; oppure se questi non valgono molto allora neppure l’incremento molto forte del pubblico giovanile, tra cui molte ragazze, conta. Per noi vale la seconda che abbiamo scritto, come avrebbe detto Corrado Guzzanti.
Così invece commenta Coletta “sui tempi lunghi del Festival”: “I tempi sono cambiati. La fruizione televisiva stessa lo è. Sicuramente, soprattutto con le ultime edizioni, avendo investito su un cambiamento epocale della musica da proporre, si può ripensare ad una scaletta più stringente. Ma voglio ricordare che quando arriva Sanremo c’era anche un’attesa del Dopofestival e la notta era data per certa. Non ho la certezza che una scaletta più ridotta possa premiare la narrazione, secondo me il Festival ha sempre avuto la quota notturna”. Certo è che il Festival e il Dopofestival si possono forse inglobare, ma non equiparare. E stanotte lo show è terminato dopo le 2 di notte e non era neppure la finale.
Sanremo non è Sanremo senza qualche polemica. Tutto è pronto per la quarta serata che vedrà sul palco tutti i Big e il vincitore delle Nuove Proposte. Al suo fianco non mancherà Fiorello con il suo varietà, Ibra con i suoi racconti e “le sue regole”, e ci saranno come co-conduttrice la giornalista Mediaset Barbara Palombelli, con un monologo dedicato alle donne e il direttore d’orchestra Beatrice Venezi.
Senza nulla togliere alla professionalità della Palombelli la domanda resta: in Rai non c’era una giornalista-conduttrice allo stesso pari? Difatti, si dice subito preparata alle polemiche e commenta: “Sono abituatissima alle polemiche e vado avanti. Sanremo le attira come una calamita, va messo nel conto. Credo che il Festival sia di tutti. È una grande fabbrica di serenità come lo è lo spettacolo dal vivo. Non deve fermarsi, non lo ha fatto neanche in guerra. Spero che questo protocollo sia replicato in tutti i cinema e teatri italiani”.
Beatrice Venezi, stasera in scena per premiare le Nuove Proposte: “mi sento una madrina di questi giovani, mi ritrovo nella loro emozione, nei loro sogni e aspettative. Se Sanremo è lo specchio del Paese, questa nuova attenzione ai giovani è davvero incoraggiante: non sono solo il futuro ma già il presente. Il fattore della leggerezza è fondamentale anche nel mio lavoro, a volte la musica classica viene ritenuta qualcosa da vecchi o per pochi. Ci tengo per questo a sottolineare la dimensione del divertimento e dell’intrattenimento intelligente, che è sempre importante nel fare musica, spero di portare questo tipo di messaggio”.
Il programma
Ancora non si sa la scaletta dei Big della sarata ovvero l’ordine di apparizione. Sarà decretato il vincitore delle Nuove Proposte e saranno assegnati il premio della Stampa “Lucio Dalla” e quello della Critica “Mia Martini”.
Gli ospiti
Mahmood
Alessandra Amoroso con Matilde Gioli, con un omaggio ai lavoratori dello spettacolo
Ibrahimovic
Achille Lauro con il suo quarto “quadro”.
Le Nuove Proposte in finale
Davide Shorty
Folcast
Gaudiano
Wrongonyou