L’Orlando di Virginia Woolf diventa ispirazione per il debutto nell’alta moda parigina del nuovo direttore creativo di Fendi couture e pret-à-porter, Kim Jones. La riflessione sui rapporti di genere nella società inglese degli anni venti della scrittrice modernista dialoga con la femminilità androgina sulla passarella della maison italiana.
La sfilata si è svolta mercoledì sera nel cuore di Parigi, all’interno del neoclassico Palais Brongniart, con una scenografia dove si è ricreato una sorta di intimo labirinto di specchi e vetrine.
Tra le modelle d’eccezione Bella Hadid e Cara Delevingne; il ritorno di Naomi Campbell, Demi Moore e Kate Moss, accompagnata dalla figlia Lila. A rappresentare un certo passaggio generazionale in passerella, la supermodella degli anni Novanta Christie Turlington, con il nipote James e poi Silvia Venturini Fendi, con le due figlie Delfina e Leonetta.
“Egli, poi che dubbio non v’era nel suo sesso per quanto la foggia di quei tempi alquanto lo dissimulasse…” è l’emozionante incipit dell’Orlando che si fonde con l’atmosfera del gruppo culturale di Bloomsbury, in cui spiccano le figure di Virginia Woolf, del tormentato amore per la scrittrice Vita-Sackeville West, e del capolavoro letterario che la Woolf le ha dedicato nel 1922. Qualche anno prima che la stessa maison Fendi fosse fondata. A questa fluidità di genere che va oltre gli stereotipi dentro e fuori dai secoli, e che anticipa quel dibattito estetico, sociale e culturale contemporaneo, si ispira Kim Jones per la collezione donna di Fendi.
Anche una mostra, curata da Sammy Jay, è stata allestita nello stesso Palazzo che ospita la sfilata. Qui, i libri di Woolf e Sackeville-West – Exhibition of Rare Books and Manuscripts – sono messi in un eterno dialogo.
di L.Salv.