Non gli batte più nemmeno il cuore, è molto calmo adesso che ha deciso. E’ finalmente lì, davanti al Dakota, un complesso di appartamenti sulla 72esima strada di Manhattan, New York, dove il suo bersaglio, John Lennon, vive dal 1973 con la moglie Yoko Ono. Ci sono molte persone davanti a quel portone, come sempre, in attesa dell’uscita dei due per un autografo, anche lui se lo fa rilasciare, poi, “Hey, Mr. Lennon”, chiama sommessamente Mark Chapman e spara, gli spara alle spalle per ben quattro volte con la sua 38 special.
Era l’8 dicembre 1980, esattamente quaranta anni fa, e John Lennon veniva immediatamente trasportato all’ospedale ma le gravi ferite non gli lasciarono scampo. Chapman, invece di scappare, restò lì con in mano il suo libro preferito il Giovane Holden di J. D. Salinger, un libro che sin dal 1971, quando divenne attivista religioso Presbiteriano, lo condusse a immedesimarsi con il suo sbandato protagonista, Holden Caulfield. “Ho appena sparato a John Lennon”, rispondeva il killer a un testimone che lo aveva apostrofato chiedendogli se si fosse reso conto di ciò che aveva appena compiuto. Attenderà con calma la polizia, e in un’intervista successiva così spiegava le ragioni del suo folle gesto: “L’unico modo per diventare qualcuno era uccidere l’uomo più famoso del mondo, Lennon. Mi faceva imbestialire che lui avesse sfondato mentre io no. Eravamo come due treni che correvano l’uno contro l’altro sullo stesso binario. Il suo ‘tutto’ e il mio ‘nulla’ hanno finito per scontrarsi frontalmente”.
E allora sì, con quella scelta tu dovevi sorprendere e l’occasione erano proprio i primi vinili dei Beatles, nuovo fenomeno mondiale ma che la carenza di televisioni nelle case italiane non ci aveva ancora del tutto trasmesso e, il loro primo concerto in Italia, arriverà solo nel 1965 al Vigorelli di Milano. E allora tu scegliendo i Beatles potevi ancora sorprendere, era bello farlo con Twist & Shout o Please please me che coinvolgevano, non poteva lasciarti immobile quella sonorità nuova che insieme a quelle voci particolari, incisive ma mai dure, faceva vibrare te e quelli che improvvisamente ti circondavano. Ecco che nasceva la beatlemania, un fenomeno sociologico di quella generazione che diventava adulta con la strana capigliatura e quelle giacche senza collo di quei ragazzi che facevano mostra di sé nelle copertine dei dischi. Furono ispirazione di molte band, quei ragazzi, marcando un fenomeno pop senza precedenti e che non potrà essere facile superare.
I feel fine
Ci sarà poi l’impegno politico a tutto tondo che non sarà foriero di successi discografici fino al 1975 quando tornerà sulla vecchia strada con Rock and Roll, raccolta di ‘oldies’. Un silenzio di cinque anni per poi esplodere nel grandioso successo, proprio nel 1980, con l’ultimo suo album Double Fantasy con Woman che sembra riaprire il cuore inquieto di Lennon verso una nuova sonorità di raffinato romanticismo e tenerezza infinita: “Woman I know you understand/ The little child inside the man/ Please remember my life is in your hands/ And woman hold me close to your heart/ However, distant don’t keep us apart/ After all it is written in the stars… I never meant to cause you sorrow or pain/ So let me tell you again and again and again/ I love you – yeah, yeah – now and forever”.
Imagine