Il Presidente dell’associazione Carlo Fontana, a nome di tutta la categoria, esprime forte ‘contrarietà’ all’inaspettata decisione e scrive: “Come evidenziato dai dati di una ricerca da noi effettuata e trasmessa alle Istituzioni ed agli organi di informazione, i luoghi di spettacolo si sono rivelati tra i più sicuri spazi di aggregazione sociale. Riteniamo, pertanto, che la misura prevista sia ingiustamente penalizzante rispetto al nostro settore”
Ricorda gli impegni siglati per i protocolli con le Organizzazione Sindacali di categoria, per garantire sicurezza a tutte le imprese del comparto, e gli importanti investimenti fatti proprio per la prevenzione degli addetti e degli spettatori.
“Una nuova chiusura delle attività del settore comporterebbe un colpo difficilmente superabile ed una drammatica ricaduta sulle decine di migliaia di lavoratori ed artisti, già al limite del sostentamento a causa del crollo del reddito. Si tratterebbe di una scelta devastante per l’intero Paese”, avverte preoccupato il Presidente dell’Agis, che chiede immediata sospensione di questa restrizione e l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo.