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Un festival per salvare le città dal turista consumatore

Le gravi ripercussioni nei centri storici dalla massa di turisti sempre in crescita. Il Festival del turismo responsabile Itaca indica altre strade: si svolge a tappe, ora è a Reggio Emilia

Un festival per salvare le città dal turista consumatore
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27 Settembre 2018 - 23.35


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Thomas Casadei

Un flusso continuo di turisti oggi attraversa il mondo. Con oltre 1,3 miliardi di viaggiatori, il turismo è la terza economia mondiale. L’impatto economico, sociale, culturale ed ambientale del turismo è imponente.
Il valore dell’esperienza turistica si è nel corso del tempo trasformato in maniera profonda: da viaggio a meta. Nel turismo contemporaneo è crescente la rapidità: più velocità del viaggio, meno tempo di soggiorno nella meta.
Il sud Europa, e l’Italia in particolare, sono tra le principali destinazioni turistiche mondiali. Dati e statistiche parlano molto chiaro: oltre 59 milioni di turisti stranieri sono arrivati in Italia nel 2017. Entro questo contesto, dunque, la trasformazione delle città e dei territori è crescente.
La diffusione di un’ospitalità diffusa e accessibile attraverso piattaforme digitali ha dato avvio ad una profonda e rapida modificazione dei centri urbani: cambia il tessuto sociale e commerciale, si limita in molti casi il “diritto alla città”, nonché – aspetto sovente trascurato – quello alla casa per i residenti.
Centri urbani come parchi turistici
I centri delle città divengono parchi turistici “in scala 1:1”. Le città mutano così in luoghi esclusivi, omogeneizzati dalla pervasiva industria del turismo globale.
Al contempo crescono i conflitti sociali tra residenti e turisti. Solo per richiamare qualche esempio eclatante, nell’ultimo anno, Barcellona, Venezia, Lisbona sono state protagoniste di rilevanti manifestazioni di piazza contro il turismo.
D’altro canto, il turismo richiede infrastrutture e piattaforme: materiali e digitali. Richiede complesse forme organizzative e strutturali. Aeroporti, porti, stazioni sono le piattaforme materiali: luoghi/non luoghi di transito e smistamento dei flussi globali ed internazionali del turismo. Sotto questo profilo, crescono gli investimenti per il potenziamento della velocità di trasporto e transito.

Pagano i costi più alti i meno abbienti
Le piattaforme digitali di prenotazione “disintermediano” la relazione del turista consumatore con la meta di viaggio: si tratta di fenomeno in prepotente crescita su scala planetaria, ben visibili anche nel contesto italiano.
Nelle città la ricettività turistica generata dalle piattaforme digitali della sharing economy trasforma il paesaggio urbano. Crescono i processi di “gentrificazione” di aree urbane limitrofe alle zone turistiche di maggiore attrattività e si innescano dinamiche profonde di sostituzione sociale delle popolazioni meno abbienti.
Se si intende preservare il valore delle città e dell’urbanità, quale luogo e condizione principale di coesione e inclusione sociale, di sviluppo economico e benessere diffuso, occorrerà allora generare sostenibilità nell’economia del turismo futuro: con le comunità locali, tutelando l’identità delle città, attraverso la memoria e la contemporaneità dei luoghi, potenziando la socialità, i momenti di incontro, nonché la cooperazione e la partecipazione tra cittadini e turisti.
Il Festival del turismo responsabile “It.a.cà”
Proprio su queste tematiche – di particolare salienza non solo economica – si concentra il Festival del turismo responsabile “It.a.cà”, giunto alla sua decima edizione (https://www.festivalitaca.net/).
Premiato dall‘Organizzazione Mondiale del turismo dell’Onu per l‘eccellenza e l’innovazione nel turismo, invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni; un insieme di azioni concrete volte a realizzare un avamposto di critica costruttiva ad alcune tendenze in atto ma soprattutto un luogo aperto capace di prospettare una possibile e virtuosa combinazione tra economia turistica, ospitalità, rispetto e valorizzazione dei luoghi.
Il festival fa molte tappe durante l’anno. Dal 28 al 30 settembre è a Reggio Emilia e dintorni.

Il sito del Festival del turismo responsabile

 

 

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