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Una musulmana alla commissione cultura? Anche se brava, è guerra

Il Pd propone Sumaya Abdel Qader alla guida della Commissione “per i suoi meriti”. La Lega si scatena. Ma anche nel centrosinistra scatta il freno. E lei ha tre lauree

Una musulmana alla commissione cultura? Anche se brava, è guerra
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28 Giugno 2018 - 16.17


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Il Pd del Comune di Milano candida a presidente della Commissione cultura di Palazzo Marino l’attuale vicepresidente Sumaya Abdel Qader: “ha lavorato molto bene in Commissione. La nostra è una candidatura basata sul merito e sulla qualità della persona, l’appartenenza religiosa non deve rappresentare un criterio di giudizi”, ha dichiarato il capogruppo Dem Pd Filippo Barberis. Come potete immaginare dal nome, Sumaya Abdel Qader non ha origini lombarde. E come potete immaginare si è scatenato l’inferno, a Milano.

Leggete il leghista Massimiliano Bastoni, come riferisce il Corriere della Sera: “Dopo le palme in piazza Duomo ed il piano moschee, che regolarizza quattro centri islamici e ne apre due nuovi di zecca, il sindaco ci dica chiaramente se intende trasformare la nostra città nella succursale della Mecca”. Tuttavia anche il membro della lista civica legata al sindaco, Enrico Marcora, sempre da quanto riferisce Andrea Senesi sul Corsera, si dissocia dalla candidatura. Perché? Le capacità della signora neanche nel suo caso entrano minimamente in gioco. “È un’indicazione non felice. Non per la persona, beninteso, ma perché servirebbero candidature meno divisive. Altre personalità rappresenterebbero meglio l’anima della città. Un nome? Alberto Veronesi, figlio di Umberto, il direttore d’orchestra che entrerà in Consiglio a giorni, dopo le dimissioni di Elisabetta Strada (eletta al Pirellone, ndr)”, riporta il quotidiano milanese. In pratica un “non disturbiamo la Lega” che altrimenti si arrabbia. Quanto a Veronesi junior, è appunto direttore d’orchestra quindi non sarebbe già abbastanza impegnato? È anche presidente della Fondazione del Festival Pucciniano a Torre del Lago (Lucca) e, finché non fanno il bando per il nuovo direttore artistico dopo che l’ultimo se n’è andato, direttore artistico ad interim. Gli impegni non gli mancano.

Viste le reazioni nel centro sinistra stesso, il sindaco Beppe Sala deve frenare. Sempre sul Corsera, stavolta online: “La Commissione cultura è molto delicata e suscita grande interesse in città, quindi il mio suggerimento è di frenare un attimo e di coinvolgere in un confronto tutte le forze politiche, di maggioranza in primis, e poi di arrivare a una soluzione”. Sumaya Abdel Qader aveva corso come indipendente alle ultime elezioni amministrative nel capoluogo lombardo.

Come ricorda la testata di Via Solferino, “Sumaya è nata in Italia da immigrati giordano-palestinesi. Ha tre lauree ed è coordinatrice del progetto Aisha del Caim per i diritti delle donne musulmane. In un’intervista al Corriere aveva raccontato di non voler entrare in Comune per rappresentare i musulmani, ma l’insieme «delle minoranze religiose della città»”.

 

 

 

 

 

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