Ricordate “petaloso”? Un bambino lo scrisse a scuola, l’insegnante segnalò la parola all’Accademia della Crusca. L’istituto che studia e vigila sulla lingua italiana accolse il termine, spiegando perché e stupendo tutti o almeno tutti coloro che non conoscono gli accademici della Crusca, tipi pronti ad ascoltare le minime variazioni orali e scritte del nostro idioma.
Sul sito libreriamo.it un accademico e insegnante di linguistica italiana a Roma 3, Paolo D’Achille, ha pubblicato alcune delle nuove parole diventate correnti e che entrano del prossimo vocabolario. Ve ne indichiamo alcune, senza dimenticare che la Crusca si batte, anche contro il Ministero Istruzione Università e Ricerca se necessario, affinché anche a livello scientifico, scolastico, istituzionale l’italiano non venga soppiantato da uno pseudo-inglese che di norma serve a sentirsi tanto intelligenti e internazionali e moderni nascondendo invece lacune e diventando una patetica farsa imposta però dai vertici istituzionali.
Qualche termine segnalato da Paolo D’Achille? Possibili inclusioni? Partendo da una quinta elementare nel Cosentino compare la parola “pulmanista” (nel sito appare in un titolo anche la versione “pullmanista”) per chi guida il pullmino scolastico. Chi smette di rispondervi all’improvviso, fidanzata o fidanzato che sia, diventa “ghosting” (accidenti, rieccolo l’inglese), da “ghost”, fantasma.
Altri neologismi? “Friendzonare” sta per uno che corteggia e invece lo reputi solo un amico. “Influencer” non ha bisogno di spiegazioni. Come è chiaro il significato di “bullizzare”. Un’impresa che vende legna è una “legnameria”, termine preso dalla zona romana. D’Achille ricorda che il termine “falegname”, sempre di origine romana, ha soppiantato “legnai(u)olo”, termine fiorentino dal sapore particolare.