Fisico e matematico curioso di ogni aspetto della vita, divulgatore che non temeva di scrivere sui giornali o spiegare la scienza in tv, Tullio Regge (1931-2014) creava anche opere digitali al computer. Lo racconta la mostra “L’infinita curiosità. Il computer di Tullio Regge: penna e pennello” aperta dal 17 febbraio al 18 marzo alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino a ingresso libero. Infatti una sua nota diceva: “È un fatto noto che le strutture che hanno un profondo senso geometrico sono anche esteticamente splendide”. E un altro appunto: “Ho sempre desiderato produrre immagini per comunicare con gli altri e in questo sono stato sempre frustrato dalla mia incapacità di tenere in mano una matita o un pennello. Per me è impresa penosa se non impossibile il disegnare a mano un prisma o un cubo, e invece è facilissimo dare le coordinate cartesiane e trarre un’immagine usando un calcolatore”. Tra le immagini raccolte, curiosa quella in cui un grillo è seduto su una foto di Beppe Grillo e che Regge intitolò “Grillo parlante”.