Un ‘giallo’ che va avanti sin dai tempi del golpe fascista di Pinochet in Cile: come è morto il grande poeta? Con una solenne cerimonia è stato inaugurata la riunione di 16 esperti scientifici di 6 Paesi diversi che discuteranno fino a venerdì se ci sia stato o meno l’intervento di terzi nella morte del poeta Pablo Neruda, avvenuta il 23 settembre del 1973.
Riuniti nell’hotel San Francisco, in pieno centro della capitale cilena e a tre isolati dal palazzo della Moneda, medici di Stati uniti, Danimarca, Canada, Francia, Spagna, Cile analizzeranno campioni dei resti dell’autore, in obbedienza all’incarico dato dal giudice delle indagini Mario Carroza.
Il giudice ha convocato i 16 specialisti a Santiago per «spiegare i risultati e le conclusioni della perizia scientifica fatta in merito al caso», aperto nel 2011 per il reato di associazione illecita e morte di Pablo Neruda. Le sessioni «dovranno essere strettamente confidenziali».
L’avvocato querelante Eduardo Contreras ha detto che «la nostra aspettativa, e quella del Partito comunista – primo a denunciare in questa causa – è quello di procedere con il maggiore rigore scientifico, con la massima serietà».
Come è morto Pablo Neruda? Una commissione di 16 esperti al lavoro
Il giudice che ha aperto un'inchiesta sugli ultimi giorni del poeta ha chiesto di verificare se sia morto di malattia o sia stato ucciso
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16 Ottobre 2017 - 22.14
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