Beppe Grillo lasciando l’hotel Forum diretto in Campidoglio, dove vedrà la sindaca di Roma Virginia Raggi ha risposto alle domande dei cronisti: “Si farà lo stadio della Roma? Non si sa”. Ma “se si dovesse fare uno stadio sarà fatto con dei criteri che qui non hanno mai visto, se ne dovrà occupare un costruttore non un palazzinaro”. Ha spiegato che in agenda “ci sono delle problematiche che verranno discusse con la sindaca”. Con lei “parleremo di questa città meravigliosa e dei progressi che stanno facendo”. Quanto all’eventualità di portare avanti il progetto stadio, “qualsiasi costruzione – ha ribadito – sarà fatta con le tecnologie che ci sono oggi, prima sentiamo la popolazione interessata e insieme a loro costruiremo”. Ma sulla possibilità di portare avanti il progetto “non si sa”, assicura.
Intanto Franceschini: sui vincoli decide la soprintendenza.
“Ha detto bene il ministro Madia: su vincoli e pareri le soprintendenze sono autonome e indipendenti e il ministro dei Beni culturali non ha alcuna possibilità di condizionarne le scelte. Se intervenissi per cercare di influenzare procedimenti in corso, violerei la legge, commettendo un atto illecito”. Lo ha detto il ministro Dario Franceschini, a margine di un incontro al Collegio Romano, sulla questione dello stadio della Roma, ricordando che “la decisione finale, per la parte di competenza statale, potrà essere portata alla decisione del Cdm”. “Esistono percorsi amministrativi e giurisdizionali che consentono a tutti gli interessati, privati o istituzionali, di tutelarsi”, ha sottolineato Franceschini. “Come previsto da uno dei decreti della riforma che porta il nome del ministro Madia, a conclusione dell’iter in Conferenza dei servizi, la decisione finale, per la parte di competenza statale – ha concluso – potrà essere portata alla decisione del Consiglio dei Ministri”.
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