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Lo conferma anche l'Iags: a Gaza il genocidio è reale

Lo stabilisce in termini chiari e netti l’Associatoin of Genocide Scholars, con una risoluzione accademica.

Lo conferma anche l'Iags: a Gaza il genocidio è reale
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2 Settembre 2025 - 19.33


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Che a Gaza ci fosse in corso un genocidio c’erano pochi dubbi. Eppure, da ieri, possiamo averne piena certezza. A dichiararlo è l’International Association of Genocide Scholars – l’associazione internazionale degli studiosi del genocidio – che ha pubblicato il 31 agosto scorso una risoluzione accademica che conferma tale stato attualmente in corso in Palestina.

L’istituto è nato nel 1994 e, da allora, ha approvato nove risoluzioni che riconoscono episodi o situazioni ascrivibili ad atti di genocidio. “Le politiche e le azioni di Israele a Gaza soddisfano la definizione  giuridica di genocidio di cui all’articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (1948)”, riporta questo passaggio tratto dalla risoluzione composta da appena tre pagine.

A Israele viene quindi chiesto “cessate immediatamente tutti gli atti che costituiscono genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro i palestinesi di Gaza”. Sono citate anche “la fame, la privazione degli aiuti umanitari, acqua, carburante e altri beni essenziali per la sopravvivenza della popolazione, la violenza sessuale e riproduttiva e lo sfollamento forzato della popolazione”. 

Era stato il Sud Africa, già nel dicembre del 2023, ad accusare Israele di genocidio davanti alla Corte di Giustizia Internazionale, pochi mesi dopo l’inasprirsi dell’occupazione dell’esercito nei territori di Gaza, giustificati dal governo di Netanhyau come risposta alle azioni di Hamas del 7 ottobre. Peccato che le azioni messe in campo andassero a colpire allora, e continuano a farlo oggi, la maggioranza della popolazione civile, con oltre 40.000 morti. 

Con la votazione dell’86% dei 500 membri dell’International Association Genocide Scholars la certezza che si tratti di genocidio è realtà.

Di recente l’ex presidente dell’Iags, William Schabas, discendente da sopravvissuti dell’Olocausto, e una delle maggiori autorità in tema di diritto penale internazionale e studi sul genocidio, ha dichiarato che l’accusa rivolta dal Sud africa alla Corte Internazionale di Giustizia costituiva l’accusa di genocidio più forte mai portata davanti a quella sede. I dubbi erano quindi sempre stati pochi. Inoltre ciò che evidenzia Schabas è che sia fondamentale che vengano applicati in questo caso gli standard legali, perché la situazione a Gaza rappresenta un “banco di prova” per la credibilità del diritto internazionale.

Al momento la risposta del governo Israeliano, nella persona del ministro degli esteri è però di assoluta negazione, arrivando a definire la risoluzione come vergognosa e “interamente basata sulla campagna di menzogne di Hamas”. 

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