Di Azzurra Arlotto
Piazza San Pietro è stata oggi teatro di un’esplosione di gioia incontenibile. Nel secondo giorno di Conclave, alle ore 18:05 circa, il comignolo sulla Cappella Sistina ha finalmente rilasciato il tanto sospirato segnale: una densa fumata bianca si è levata nel cielo di Roma, annunciando al mondo l’elezione del nuovo Pontefice.
Il boato della folla è stato assordante, un’onda di gioia purissima che ha infranto il silenzio teso che avvolgeva la città. Le campane di San Pietro hanno iniziato a distendere i loro rintocchi festosi, un eco vibrante che si è propagato per le vie di Roma, portando con sé la notizia tanto attesa.
Volti rigati di lacrime, abbracci spontanei tra sconosciuti, bandiere che sventolano: la piazza si è trasformata in un tripudio di fede e speranza. Molti i fedeli accorsi da ogni angolo del mondo, stretti in un’unica, grande famiglia che attendeva con ansia il nome del successore di Pietro.
Ora, gli occhi del mondo sono puntati sul balcone della Basilica Vaticana, dove tra poco il nuovo Santo Padre si affaccerà per la sua prima benedizione “Urbi et Orbi”. Un momento storico, carico di significato e di promesse per la Chiesa Cattolica e per i milioni di fedeli in tutto il globo. L’attesa è quasi finita, e Roma, ancora scossa dall’emozione di questo annuncio pomeridiano, si prepara ad accogliere il suo nuovo Papa.