di Azzurra Arlotto
Il calendario delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione ha visto e vedrà le università di Siena protagoniste di momenti di riflessione e commemorazione, culminando nelle iniziative del 25 aprile. Un percorso che ha intrecciato la memoria storica con l’attualità, sottolineando l’importanza di preservare i valori della democrazia e della libertà.
Le celebrazioni per l’Università degli Studi di Siena hanno avuto il loro prologo il 12 marzo, quando l’Archivio di Stato ha ospitato la commemorazione degli 80 anni dalla riapertura dell’Ateneo dopo la Liberazione. Un momento significativo per ripercorrere la storia dell’istituzione e il suo legame indissolubile con la riconquista della libertà.
L’avvicinamento al 25 aprile è stato segnato dall’incontro del 16 aprile, tenutosi nell’Aula Magna Storica del Rettorato, dal titolo Aspettando il 25 aprile: Donne dalla Resistenza al voto. Un focus importante sul ruolo fondamentale delle donne nella lotta di Liberazione e nella conquista del diritto di voto, un traguardo cruciale per la democrazia italiana.
Il giorno della Liberazione, il 25 aprile, le celebrazioni culmineranno con un gesto simbolico: alle ore 16.15, il cortile del palazzo del Rettorato si aprirà per la deposizione di una corona d’alloro, un omaggio solenne a coloro che hanno combattuto per la libertà.

L’Università per Stranieri di Siena, invece, ha dedicato l’intera giornata del 15 aprile all’importanza del 25 aprile con l’evento “Aspettando il 25 aprile”, che si è svolto nell’aula magna Virginia Woolf.
Un’occasione per riaffermare con forza i valori dell’antifascismo, come ha sottolineato il rettore Tomaso Montanari con la sua introduzione: “Viva l’Italia antifascista”. Montanari ha posto l’accento sulla necessità di un antifascismo attivo e quotidiano, incarnato nei principi della Costituzione. Ospite d’eccezione è stato il giornalista e saggista Paolo Berizzi, autore di importanti inchieste sul neofascismo, che ha evidenziato il pericolo di una “svalorizzazione quotidiana dell’antifascismo” e la necessità di “riprendere in mano un antifascismo militante, ovviamente pacifista, ovviamente democratico”.
Un gesto concreto e significativo di questa celebrazione è stata l’intitolazione di otto aule dell’Ateneo a otto professori che rifiutarono il giuramento fascista: Edoardo Ruffini Avondo, Ernesto Buonaiuti, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Fabio Luzzatto, Bartolo Nigrisoli, Francesco Ruffini e Lionello Venturi. Un modo per onorare la loro integrità morale e il loro coraggio di fronte alla dittatura.
Le iniziative di entrambe le università senesi, in occasione del 25 aprile, testimoniano un impegno vivo e costante nel preservare la memoria della Liberazione e nel promuovere i valori fondanti della Repubblica italiana, un monito sempre attuale per le nuove generazioni.