Per questo Venticinque Aprile abbiamo scelto alcune poesie. Non sono necessariamente le più rinomate né sono state composte dagli autori di maggiore rilevanza di quel periodo. Le abbiamo scelte per la loro capacità di far rivivere ai giovani l’atmosfera di quei giorni storici.
A recitarle non sono attori, ma le redattrici e i redattori di ″Culture″.
Marcello Cecconi legge Viva la libertà, di Gianni Rodari
Viva la primavera
che viaggia liberamente
di frontiera in frontiera
senza passaporto,
con un seguito di primule,
mughetti e ciclamini
che attraversando i confini
cambiano nome come
passeggeri clandestini.
tutti i fiori del mondo son fratelli.