di Manuela Ballo
Penso alla discussione fatta nell’ultima nostra riunione di redazione: abbiamo parlato delle mense che non trovano pace dopo mesi e mesi di proteste e di aspettative e, ora, della decapitazione di molti alloggi che, a Siena erano garantiti dal Diritto allo Studio. Tutto ciò porterà ad aumentare il costo degli affitti che già, nella città toscana, raggiungono cifre da record.
Avevo in testa ancora queste considerazioni quando ci è caduta improvvisamente, o quasi, addosso la notizia di questa crisi. M’informo. Leggo che molte riforme resteranno al palo. Mah, ci penseranno gli altri, penso, a portarle a termine. Non ho voglia d’esser pessimista. Poi fisso lo sguardo su una di quelle tabelle che per fortuna accompagnano i grandi commenti e mi accorgo che entro i prossimi mesi potrebbero finire nel nulla alcuni dei provvedimenti varati da questo governo.
Ci guardo meglio e scopro che tra quelli ad essere colpiti potrebbe esserci quello della legge delega per lo spettacolo. Ecco, dopo la pandemia, un altro bel regalo per un settore che ha pagato oltre ogni dire il lokdown.
E ancora: a trovarsi in bilico sono i fondi per le infrastrutture cioè treni, strade e via viaggiando. Mi sono laureata qualche giorno fa: portare i mei parenti e i mei amici dalla Sicilia a Siena è stato come pianificare uno sbarco. Un Paese che si dice moderno e che ha tratte ferroviarie e strade da tardo Ottocento. Infiammerebbero i futuristi ma mandano in bestia noi studenti fuori senese costretti a farsi la tratta più volte l’anno.
Smetto di leggere. Non voglio sapere cosa accadrà ai provvedimenti destinati alle borse dei giovani ricercatori. Spero solo che altro buio non si aggiunga al buio di questa terribile fase che stiamo vivendo.