Dopo il ripetersi di eventi di molestia a studentesse universitarie, compreso l’ultimo avvenuto in un locale pubblico cittadino e che abbiamo trattato qualche giorno fa, ci pareva interessante fare un punto su quello che offre Siena in fatto di luoghi dedicati al tempo libero.
di Niccolò Bellaccini
La pandemia ha colpito tanti settori e, tra i più penalizzati, non manca quello universitario. Lezioni a distanza, impossibilità di fare conoscenze e passatempi serali cancellati. Chi è giunto a Siena dal settembre 2020, o soprattutto dal 2021, probabilmente è rimasto deluso dal vedere una città sempre più “spenta” la sera.
Oltre allo spazio offerto dai locali, sia in centro che fuori, si possono citare solo alcune iniziative proposte dalla Corte dei Miracoli, ma sono poco pubblicizzate dall’università e non hanno dunque il riscontro che meriterebbero. Altri eventi sono stati ideati da poche settimane, come la “serata bigliettini” al Bandierino (in Piazza del Campo) organizzata da “La Taverna del Pisio”, grazie alla quale si possono conoscere persone e fare nuove amicizie. Oppure la classica “serata quiz” del Bar San Paolo (sempre in Piazza del Campo) dove si può passare una serata alternativa.
Salvo queste poche opzioni, però, la “Città del Palio” sembra aver perso interesse per la vita studentesca, rispetto a un tempo. Prima della pandemia, infatti, erano plurime le iniziative serali: per gli amanti delle serate più “movimentate” c’erano le discoteche settimanali nelle contrade, oltre a quelle che ci sono tutt’ora; per chi invece preferiva un ambiente più “tranquillo” potevano esserci, ad esempio, spettacoli teatrali grazie a offerte pensate per gli studenti.
Nel periodo pre-covid anche lo sport era una valida opzione per gli studenti: grazie ad iniziative e rapporti con le principali squadre di basket, calcio e pallavolo del territorio, gli studenti potevano sfruttare le partite per passare una serata all’insegna dello sport. Ma è proprio da qui che si possono trovare i veri segni di “declino” dei passatempi universitari, a partire dal 2014 in poi.
In quell’anno infatti fallirono sia l’AC Siena, la principale società e squadra di calcio della città (militante tra la Serie A e la Serie B), e la Mens Sana Siena, la principale società e squadra di basket della città (militante nel massimo campionato di Serie A1). Negli anni a seguire, fino al 2019, sia il Siena sia la Mens Sana tornarono a buoni livelli (Siena in Serie C e Mens Sana in A2) e grazie anche all’Emma Villas Volley, società di pallavolo maschile di Chiusi (militante attualmente in A2 ma con 1 anno in A1) giunta a Siena nel 2015, ma le iniziative pensate per gli studenti non hanno più raggiunto l’interesse di un tempo.
Anche i cinema hanno dovuto affrontare un crollo vertiginoso, tanto che alcuni hanno dovuto chiudere i battenti. L’esempio più clamoroso è l’ormai Ex Cinema Impero, appena fuori da Porta Camollia. Chi è residente a Siena da pochi anni deve sapere che, accanto al Bar Impero (che chiuse nel 2015 e riaprì pochi anni dopo), sino al 2010 si trovava un piccolo ma splendido cinema. Uno dei principali difetti di Siena sotto questo aspetto è sicuramente la mancanza di un multisala, a differenza di città di provincia come, per esempio, Poggibonsi o Sinalunga.
Insomma, gli studenti universitari possono passare le serate in diversi modi, ma mancano sia eventi alternativi riguardanti il cinema, l’arte (in tutte le sue forme) e lo sport, sia comunicazione e collaborazione tra il Comune e gli organi competenti (Università e associazioni studentesche). Un aspetto su cui la città di Siena avrebbe ampi margini di miglioramento.