È “Pipì, Pupù, Papà” il titolo della canzone scritta da Jacopo Fo e prodotta dall’intelligenza artificiale. Un esperimento che il figlio del premio Nobel ha condotto con Federica Nardi, giovane esperta di intelligenza artificiale.
Un brano pop, dove la voce di Fo è irriconoscibile perché trasformata e anche il videoclip, che ritrae bambini virtuali, è stato realizzato con l’IA. L’ANSA ha incontrato Fo nella sua residenza in Umbria e il brano è stato presentato in anteprima all’ANSA e presto sarà disponibile sulle piattaforme.
L’ANSA ha così intervistato Jacopo Fo nella sua residenza, in mezzo al verde della provincia di Perugia, dove l’autore vive da diversi decenni dando vita a un progetto ecologico, artistico e culturale. Fo racconta che la canzone è ispirata alla nascita di un bambino, creata su registrazioni fatte direttamente dall’autore e poi revisionate dall’IA, fino alla creazione del brano musicale.
Il videoclip è stato realizzato con l’IA, dopo diversi tentativi richiesti al software per non cadere in errori, come la mancanza di etica. Fo ha dichiarato all’ANSA: “L’intelligenza artificiale è solo un mezzo. L’intelligenza vera la devi mettere tu. Questo brano è anche un gioco, ma dietro c’è un messaggio sulla rivoluzione culturale in corso: quella dei padri che cambiano i pannolini e si occupano dei figli neonati”.