Durante la conferenza stampa che ha seguito la vittoria di Gabry Ponte al San Marino Song Contest, il Direttore Generale della Rai, Roberto Sergio, ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo al futuro del Festival di Sanremo. “Siamo forse gli unici in Italia in grado di produrre spettacoli del livello del Festival di Sanremo”, ha dichiarato, aggiungendo che l’Eurovision Song Contest di Torino, che si è tenuto tre anni fa, ha evidenziato come l’Italia non abbia grande concorrenza interna quando si tratta di eventi di questa portata.
Rispondendo a una domanda sul bando di gara dell’edizione 2026, la cui determina è attesa nei prossimi giorni sul sito ufficiale del Comune di Sanremo, Sergio ha parlato del futuro del Festival, confermando che la Rai è pronta a organizzarlo anche l’anno prossimo: “Se ci dovessero essere degli ostacoli insormontabili, noi faremo un festival, perché il festival dovrà indicare il cantante vincitore per l’Eurovision del prossimo anno”.
Il 22 maggio, infatti, è previsto il pronunciamento del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati dalla Rai e dal Comune di Sanremo contro la sentenza del Tar che, lo scorso dicembre, aveva imposto l’indizione di un bando per l’organizzazione del Festival a partire dal prossimo anno, dichiarando illegittimo l’affidamento diretto alla televisione pubblica. Tuttavia, Sergio ha voluto sottolineare che, in base agli accordi con l’European Broadcasting Union (Ebu), solo la tv pubblica è legittimata a inviare il rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest.
Un altro tema toccato è stato quello della diretta tv del Song Contest Sammarinese sui canali Rai. Sergio, che è anche direttore generale di San Marino Rtv, ha evidenziato che nonostante il flop dello scorso anno, le due reti hanno affrontato l’evento con successo: “Abbiamo già dato una prova importante, e quest’anno ci siamo ripresi dimostrando di poter organizzare un evento importante come Rtv San Marino insieme alla Rai”. Ha poi aggiunto che l’evento è stato ampliato notevolmente, con la partecipazione di Raiplay, Radio2, Rai Italia e vari altri canali, compreso il circuito radiofonico Dab e l’Eurovisione.
Il Direttore Generale ha poi precisato che “ci sono strutture interne Rai che dovranno valutarlo, ma credo che un evento come questo abbia la dignità di poter andare sulla rete generalista”.
Con il futuro del Festival di Sanremo ancora in discussione, le parole di Roberto Sergio mostrano una Rai determinata a mantenere il proprio ruolo di protagonista nella musica e nell’intrattenimento.
