Tempesta su Morgan, dopo che è trapelata la notizia secondo cui il cantante, al secolo Marco Castoldi, è sotto processo a Lecco per stalking e diffamazione ai danni dell’ex compagna Angelica Schiatti. Warner Music Italy ha annunciato la rescissione del contratto con l’artista, «alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi e riportati dalla stampa italiana in data odierna», lasciando «che la questione sia dibattuta nelle giuste sedi».
Una decisione presa anche dopo il duro commento del cantautore Calcutta, nuovo compagno di Schiatti, in un lungo (e inusuale per lui, notoriamente schivo) post su Instagram: «Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi.
Warner Music Italia (che non posso taggare perché è già nella lista account bloccati) ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti – scrive ancora Calcutta -. Per questo mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro».
Calcutta ha anche postato un messaggio scritto direttamente dalla compagna: «Grazie di cuore per la solidarietà e l’affetto che sto ricevendo da molti di voi. Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi umani. Mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni. Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe MAI essere lasciata sola».