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Maria Corina Machado, la "Dama d'Acciaio" riceve il Nobel per la Pace 2025

Premiata la tenacia democratica e l'eroismo civile a sostegno dell’esigenza di libere elezioni e di un governo rappresentativo del Venezuela.

Maria Corina Machado, la "Dama d'Acciaio" riceve il Nobel per la Pace 2025
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10 Ottobre 2025 - 12.09


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di Lorenzo Lazzeri

10 ottobre 2025, Oslo. Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana, è la vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2025. Il Comitato Norvegese per il Nobel le ha conferito l’onorificenza per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia. Con la sua vittoria viene inviato un messaggio e un monito al regime autoritario di Nicolás Maduro, che ha represso il dissenso e bloccato la sua candidatura presidenziale. Altresì, il premio vuole anche essere un segnale di sostegno all’eroismo civile in America Latina.

Il Premio Nobel per la Pace 2025 ricorda il coraggio e l’impegno di Maria Corina Machado, che ha saputo mantenere accesa la fiamma della democrazia in un contesto di crescente oscurità. Il Comitato ha descritto il suo ruolo come unificante in un’opposizione che era storicamente frammentata, trovando un terreno comune nella richiesta di elezioni libere e un di governo rappresentativo. Tutto ciò in un momento in cui la democrazia è in declino a livello internazionale.

L’espressione È stata una scelta di voti anziché proiettili (a choice of ballots over bullets), è sintesi della filosofia della sua lotta non violenta, un principio evidente nel suo lavoro ventennale per la supervisione e la promozione di elezioni trasparenti. Nonostante le minacce e la repressione che l’hanno costretta a vivere in clandestinità nel suo Paese, la Machado ha continuato a ispirare milioni di venezuelani, dimostrando che la libertà non va data per scontata.

Nata nel 1967, Maria Corina Machado è un’ingegnera industriale con un background in finanza. La sua vita pubblica è iniziata con l’attivismo sociale, creando nel 1992 la Fondazione Atenea a favore dei bambini di strada. La svolta politica arriverà successivamente con la co-fondazione nel 2002 di Súmate, un’organizzazione dedicata alla promozione di elezioni libere e al monitoraggio elettorale. Nel 2010, è stata eletta all’Assemblea Nazionale con un numero record di voti. La sua opposizione intransigente al governo, tuttavia, l’ha portata all’espulsione dall’incarico nel 2014. Leader del partito di opposizione Vente Venezuela e soprannominata la “Dama d’Acciaio” per la sua risolutezza, ha unito le forze pro-democratiche nell’alleanza Soy Venezuela nel 2017.

La sua candidatura alle presidenziali del 2024 è stata bloccata dal regime con una sentenza di inabilitazione per quindici anni. Nonostante questo ha continuato a guidare la campagna, sostenendo il candidato alternativo dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia (insieme a lei vincitore del Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2024 n.d.r.) e mobilitando centinaia di migliaia di volontari per documentare i risultati che, secondo l’opposizione, la vedevano come la vera vincitrice.

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