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Venerdì 13, sfortuna e superstizione: alle radici della Triscaidecafobia

Venerdì 13 è unanimemente riconosciuto come un giorno "sfortunato" ma quasi nessuno sa il perché. Andiamo alle radici della Triscaidecafobia e vediamo da dove scaturisce quella che è a tutti gli effetti una superstizione molto antica.

Venerdì 13, sfortuna e superstizione: alle radici della Triscaidecafobia
Venerdì 13
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13 Ottobre 2023 - 09.13 Globalist.it


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Perché Venerdì 13 è considerato un giorno che sfortuna? Più o meno superstiziosi, tutti abbiamo detto almeno una volta “non ci credo, ma…”. In diversi paesi, soprattutto quelli di tradizione anglosassone, Venerdì 13 è una data che se possibile verrebbe cancellata dal calendario. In altre zone si crede che porti male il giorno Venerdì 17 e in paesi come la Grecia e la Spagna è il martedì 13.

La tradizione è molto antica. Una spiegazione risale alla mitologia scandinava: c’erano 12 semidei e poi arrivò il tredicesimo, Loki, che era crudele con gli uomini: da qui il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio. Molti altri, secondo una tradizione legata al cristianesimo, credono che la superstizione derivi dal fatto che c’erano 13 persone all’Ultima Cena di Cristo, e il tredicesimo era Giuda.

Per quanto riguarda il venerdì, era considerato giorno sfortunato dai cristiani perché fu il giorno della morte di Gesù, mentre gli ebrei fanno riferimento a quello in cui Adamo ed Ava mangiarono il frutto proibito. Venerdì 13 è diventato anche un marchio di fabbrica del cinema hollywoodiano, con la celebre saga horror che ha per protagonista lo psicopatico Jason Voorhees. La serie di film ha raggiunto i 10 capitoli, ma tra episodi spin-off e serie tv, la saga ha decine di spaventosi e inquietanti capitoli differenti.

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