Fino a meno di dieci anni fa era impensabile utilizzare la tecnologia come le utilizziamo oggi: l’approccio mobile-first e l’implementazione di infrastrutture tecnologiche hanno permesso di usare il nostro smartphone per qualsiasi necessità. Rispetto al 2015, quando il traffico mobile ammontava al 31%, oggi le periferiche mobili come dispositivo per accedere a internet hanno un traffico superiore al 54%. Ascoltare musica e podcast, scrivere email, controllare le notizie del giorno, vedere film e serie TV e controllare siti web sono lontani solo un tocco del pollice.
Per ogni avanzamento tecnologico, però, ci sono altrettanti cambiamenti nell’utilizzo che ne facciamo. Pensiamo, ad esempio agli acquisti: oltre alle multinazionali come Amazon, negli ultimi anni, anche come conseguenza del lockdown, sono nati moltissimi e-commerce che sfruttano la tecnologia mobile per vendere i loro prodotti.
Il dato è infatti supportato da un’analisi di Kinsta, piattaforma cloud progettata per aiutare aziende e team di sviluppo a distribuire e gestire i propri progetti web in modo più rapido ed efficiente: ad oggi, il commercio mobile costituisce il 72,9% delle vendite totali dell’e-commerce. Ogni sito web deve essere reattivo, ma per evitare che i negozi online perdano soldi è necessario che ottimizzino i propri siti per il mobile.
Il massivo utilizzo dei device mobile ha modificato anche un altro aspetto della nostra quotidianità: la durata dell’attenzione. I dati mostrano che gli utenti mobili hanno ridotto la loro attenzione del 40%: navigando sui loro telefoni, le persone sono spesso più impazienti. Essendo questi device più veloci, infatti, se un sito impiega troppo tempo a caricarsi, gli utenti non aspetteranno più di qualche secondo.
Sembra quindi logico investire di più negli smartphone, ma qual è l’andamento del mercato nel 2023? Ad oggi il mercato tecnologico sta attraversando un periodo mero. Dai dati pubblicati dalla società di analisi IDC, il primo trimestre del 2023 ha sofferto un calo del 29%, pari a 56,9 milioni di unità di pc spedite e colpisce il calo di Apple del 40%.
Per quanto riguarda gli smartphone la situazione non è migliore: “Il mercato – spiega Idc – continua a soffrire della debolezza della domanda e delle sfide macroeconomiche in corso”. Durante tutto l’anno, infatti, si prevede una diminuzione delle spedizioni di smartphone di 1,19 miliardi di unità: la ripresa non dovrebbe avvenire fino al 2024. Per concludere la lista nera arriviamo a tablet e Chromebook che, nel primo trimestre, hanno raggiunto un calo del 19,1%; gli iPad hanno sofferto leggermente meno, ma il calo supera comunque il 10%.
Manca però un dato, quello degli smartphone pieghevoli, tornati in voga dopo più di dieci anni. La loro vendita ha avuto un picco nel terzo trimestre del 2022, ma i dati dimostrano un calo impressionante nel primo trimestre del 2023. Che sia solo un down passeggiero in linea con le tendenze di pc, tablet e smartphone? È probabile perché ad oggi in molti utilizzano questi dispostivi che si chiudono, o si aprono, su sé stessi. Interessante è cercare di capirne il motivo: è vero che come esseri umani siamo condizionati da qualsiasi novità, ma questa tipologia di smartphone può portare effettivi benefici.
Il dispositivo mobile foldable permette di aprire il telefono come se fosse un libro, beneficiando di uno schermo più grande: in questo modo, anche le azioni che è necessario fare da pc, come avere uno schermo doppio, possono essere svolte con la velocità e la praticità dello smartphone.
Forse, allora, anche i device mobili foldable sono un adattamento ai nostri stili di vita nell’utilizzo della tecnologia. Andranno a sostituire i tablet? Non è possibile sapere cosa il futuro riserverà in ambito tecnologico, ma ciò che è chiaro è che tutto sembra avere una dimensione ridotta per adattarsi sempre di più all’esigenza di essere sempre connessi: è un cane che si morde la coda.