Il Ministero della Cultura presenta le candidature per l'European Heritage Label | Culture
Top

Il Ministero della Cultura presenta le candidature per l'European Heritage Label

Il riconoscimento, nato nel 2006, ha come obiettivo quello di favorire lo sviluppo della cultura identitaria di ogni paese Ue, nonché di rafforzare la comunione tra gli stati. L'Italia, quest'anno, ha presentato 13 candidature.

Il Ministero della Cultura presenta le candidature per l'European Heritage Label
European Heritage Label
Preroll

redazione Modifica articolo

30 Dicembre 2022 - 19.39


ATF

Il ministero della Cultura ha appena dato nota delle tredici candidature presentate in occasione dell’edizione 2023 per il “Marchio del Patrimonio Europeo”; un riconoscimento europeo, noto anche come European Heritage Label, di cadenza biennale e istituito al fine di valorizzare il patrimonio culturale europeo. Un modo per rafforzare il senso di unione degli stati membri.

Questa la lista delle tredici candidature italiane proposte per la selezione:

  • Aquilea, comune udinese e terra di dialogo proposto dalla Fondazione Aquilea
  •  L’Archivio di Stato di Palermo, proposto dalla Soprintendenza archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo
  • L’area archeologica del Foro Romano e Palatino, proposto dal Parco archeologico del Colosseo
  • Il Complesso monumentale di San Vincenzo del comune di Volturno, proposto dalla Direzione Regionale Musei Molise
  • La Galleria del Grano Pasta Museum del comune di Gragnano, proposto dalla Galleria del Grano di Gragnano
  • I luoghi dello sbarco a Salerno, conosciuto anche col nome di operazione Avalance, proposto dall’Amministrazione Comunale della Città di Battipaglia
  • Il patrimonio immateriale della cultura arbereshe nella Piana degli Albanesi – Hora e Arbëreshëvet in lingua arbëreshë – proposto dal comune di Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo
  • Il telescopio di Galileo, proposto dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze
  • Il Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi”, candidato dal Comune di Pietrasanta, in provincia di Lucca
  • Il Ponte San Leonardo di Termini Imerese, proposto dall’ Associazione Rodoarte onlus di Palermo
  • La Sala degli Orazi e Curiazi, proposta da Roma Capitale
  • Il sito di Sant’Anna di Stazzema, proposto dal Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca
  • Il Tempio Voltiano, proposto dai Musei Civici del Comune di Como

Come comunicato ufficialmente dal MiC: «Una Commissione ministeriale, che sarà appositamente costituita con decreto del Segretariato generale, valuterà entro l’8 febbraio 2023 i siti migliori dal punto di vista della rilevanza europea, della qualità progettuale e della capacità operativo-gestionale. Le candidature, fino a un massimo di due, dovranno essere presentate alla Commissione Europea entro il 1° marzo 2023. Solo un sito potrà poi essere insignito del riconoscimento per ciascuno Stato membro tra i partecipanti all’iniziativa, così come previsto dalla decisione istitutiva del Marchio del patrimonio europeo».

Ogni candidatura è stata corredata da un dossier redatto sulla base delle indicazioni fornite dal bando ed elaborate dalla Commissione europea, che gestisce l’iniziativa. L’ultimo sito italiano insignito del titolo, nel 2021, è stato il Comune di Ventotene, che lo scorso aprile si è aggiunto al Museo Casa De Gasperi (2014), a Forte Cadine (2017) e all’Area archeologica di Ostia Antica (2019).

Native

Articoli correlati