di Azzurra Arlotto
Nova Gorica e Gorizia sono state proclamate Capitale europea della Cultura 2025 il 18 dicembre 2020, dunque il titolo spetterà ad una città slovena ed una città tedesca (Chemnitz). Quello di capitale europea della cultura è un titolo onorifico conferito ogni anno a due città appartenenti a due diversi Stati membri dell’Unione Europea. L’iniziativa ha lo scopo di tutelare la ricchezza e la diversità delle culture presenti in Europa, valorizzare le caratteristiche culturali comuni ai popoli europei e promuovere il contributo della cultura allo sviluppo a lungo termine della città. Il titolo rappresenta inoltre un’eccezionale opportunità per la riqualificazione di un territorio e per il rilancio del suo turismo.
Le Capitali europee della cultura sono uno dei i progetti UE più riconosciuti. L’iniziativa ha preso vita nel 1985 per mano dell’allora Ministro greco della Cultura Melina Mercouri. L’idea è di mettere le città al centro della vita culturale in tutta l’Europa. Attraverso la cultura e l’arte le Capitali europee della cultura migliorano la qualità della vita nelle città e rafforzano il loro senso di comunità. I cittadini possono prendere parte allo sviluppo delle attività lungo un anno intero e giocare il ruolo più importante nello sviluppo della città e dell’espressione culturale. Essere una Capitale europea della cultura porta nuova vita alla città, aumentando il loro sviluppo culturale, sociale ed economico.
I benefici si estendono a tutti i cittadini europei: le Capitali europee della cultura evidenziano la ricchezza della diversità culturale europea e danno una nuova visione della storia ed eredità condivise. Promuovono la comprensione reciproca e mostrano come il linguaggio universale della creatività apre l’Europa alle culture da tutto il mondo. Essere una Capitale europea della cultura porta benefici reali e duraturi. In particolare crea crescita economica, costruisce un senso di comunità, rigenera le città e sviluppa le connessioni europee.
Nova Gorica ha presentato una candidatura che ha nella cooperazione transfrontaliera con Gorizia il proprio punto di forza per valorizzare, nel miglior modo possibile, un territorio transfrontaliero unico. Il titolo presuppone la realizzazione di un programma culturale della durata di un intero anno solare, dotato di originalità ed elevato livello qualitativo. La città di Nova Gorica è collegata indissolubilmente alla conurbazione urbana di Gorizia; le due città sono collegate dall’intreccio di molte storie comuni. Città all’incrocio di tre culture europee – italiana, slava e germanica – che insieme con Gorizia è l’erede della vecchia aristocrazia e, con il suo costrutto, di storia vivente dell’Europa del dopoguerra. L’area più ampia dell’ECOC è sopravvissuta a dodici offensive della sanguinosa Prima guerra mondiale ed è stata tagliata dalla cortina di ferro dopo la Seconda. Questa nuova città e Gorizia – antico centro di provincia – sono luoghi di guerra e città di amicizia, di storia, contemporanei, città universitarie, che collaborano, vivono e respirano insieme, nonostante il loro mix di culture o proprio per esso e sono sicuramente insolite, interessanti e fanno parte di un territorio pervaso di spirito europeo. Il titolo ECOC è un’opportunità per collegare tutti questi fattori e diventare interessante per il pubblico europeo, che va cercando tradizione e modernità, originalità e visibilità
Il logo che verrà usato è stato presentato ieri, lunedì 4 luglio, nel tardo pomeriggio a casa Morassi – Casa Panizzolo di Borgo Castello a Gorizia. “Go! 2025 Go! Borderless” è la scritta stilizzata di colore bianco in campo azzurro-verde che costituisce il logo definitivo di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025 opera dello Studio but maybe e di tre giovani di Bologna. “Si tratta di un altro importante tassello lungo il percorso culturale e sociale che ci porterà alla Capitale europea della cultura, ma è anche un ulteriore passo in avanti nell’ambito di un progetto più ampio per rilanciare Gorizia”. Afferma in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), presente alla presentazione del logo definitivo insieme ai sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavič, all’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti, al presidente e alla direttrice del Gect Go, Paolo Petiziol e Romina Kocina. Aggiunge poi “Si tratta di un sistema tipografico originale e diretto, al contempo accattivante e innovativo, sicuramente declinabile per tutti gli usi comunicativi e di promozione”. “Complimenti allo Studio but maybe e ai tre giovani di Bologna che hanno creato il logo. Ora diventa a tutti gli effetti – conclude Bernardis – un patrimonio e una proprietà di Gorizia e Nova Gorica che contribuirà a valorizzare e a divulgare al meglio la splendida opportunità della Capitale europea della cultura 2025″.