Nel capitolo 2 di Una vita quotidiana, Pier Paolo Pasolini offre un ritratto profondo dell’Italia del dopoguerra, dove la povertà e la rinascita convivono in un equilibrio fragile. La sua scrittura fonde realismo e lirismo, restituendo dignità ai gesti umili e alle vite dimenticate.
Ogni immagine, ogni volto, racconta la fatica di un popolo che tenta di ricominciare. La quotidianità diventa così specchio di un tempo collettivo, attraversato da contraddizioni e desideri. In queste pagine, Pasolini trasforma la realtà in poesia, senza mai smettere di interrogarne il senso.
Francesca Anichini legge Una vita violenta
Montaggio e video: Francesca Anichini