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Il mondo poetico nell’era digitale: il coinvolgimento diventa un elemento fondamentale

Le tecnologie e la composizione in versi: parlano Gons e Deckwitz. Paesi Bassi ospite d’onore del Salone del Libro

Il mondo poetico nell’era digitale: il coinvolgimento diventa un elemento fondamentale
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17 Marzo 2025 - 14.51


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Portare la poesia dove non arriva, riunire più persone possibili attraverso la letteratura, i testi poetici e l’arte. Questo è l’obiettivo di Babs Gons, regina della poesia performativa olandese e poetessa nazionale dei Paesi Bassi. Il coinvolgimento diventa, quindi, importantissimo nel mondo poetico. Anche Ellen Deckwitz, poetessa ufficiale della città di Amsterdam, attribuisce rilevanza al coinvolgimento nel suo fare poesia, servendosi anche della tecnologia a favore dell’umano. Tra pochi giorni, il 21 marzo, celebriamo la Giornata Mondiale della Poesia e queste riflessioni sembrano anche un buon augurio. 

“La poesia non deve necessariamente avere una funzione. Possiamo utilizzarla come lente per leggere il passato, il presente, il futuro e anche per creare mondi” dice all’Ansa, Gons, protagonista recentemente di una performance al Rijksmuseum di Amsterdam, in una tappa del tour letterario del progetto “La scoperta dell’Olanda – Un anno di libri dai Paesi Bassi”, che sarà Paese Ospite d’Onore del Salone del Libro di Torino 2025. Questa grande iniziativa della Fondazione olandese per la Letteratura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia ha l’obiettivo di far avvicinare il pubblico italiano alla letteratura olandese.

“C’è poesia da molte più parti di quante pensiamo e anche le persone che sentono una distanza con la letteratura in realtà hanno molta poesia nella loro vita e io voglio mostrargliela” spiega Gons. E aggiunge: “È molto importante far sentire la propria voce attraverso la poesia, ma in modo da poter contribuire a raccontare le storie non da una sola prospettiva. Essere l’immagine della poesia per il Paese è un ruolo che mi mette anche molta soggezione. Dall’altro lato voglio che più persone possibili si sentano coinvolte, che riescano a vedere il bello della poesia”.

Gons e Deckwitz ci fanno capire il successo e l’importanza della poesia nei Paesi Bassi. Nella delegazione di autori e autrici olandesi che a maggio sarà a Torino, tra cui troviamo Jan Brokken con il nuovo libro La scoperta dell’Olanda (Iperborea) e Anya Niewierra, autrice del bestseller de Il cammino (Neri Pozza), c’è Ellen Deckwitz. Ellen sarà la voce del corpus poetico e vi sarà l’installazione interattiva Poem Booth. Si tratta di una macchina ideata da Justus Bruns e Mingus Vogel dello studio olandese di design Vouw che sarà presentata al Salone, dopo il prototipo dell’anno scorso alla Fiera del Libro di Lipsia.

Deckwitz spiega all’Ansa che Poem Booth “in sintesi è una macchina che fotografa una persona e produce sul momento una foto con una poesia sulla base dell’input visivo e del modello impostato, in questo caso la mia opera. A Torino le poesie che usciranno saranno in italiano. L’anno scorso lo stand della poesia è stato un enorme successo alla Fiera del Libro di Lipsia e ci aspettiamo che non sia diverso in Italia”. Deckwitz crede che Poem Booth abbia anche un altro valore, dunque continua la sua spiegazione: “Intorno alla cabina nascono nuove conoscenze e connessioni, si discute di letteratura con persone con cui non avevi mai parlato prima. Così il poema è più che un testo, diventa un mezzo per riunire le persone”. E sottolinea: “Vouw lavora al crocevia tra design e tecnologia. Si basa sulla convinzione che la tecnologia non sia solo un mezzo per l’efficienza e la produttività e quindi investe nella slow tech. Credo nella creazione di tecnologie che diano rilievo alla pazienza, promuovano l’umanità e le connessioni con il mondo reale”.

La poetessa si sta occupando anche di un altro progetto per il Salone del Libro di Torino, sempre per conto della Fondazione olandese per la Letteratura che mira a riunire le persone. Si chiama ‘Hai una nuova richiesta di amicizia’ in cui tre autori olandesi e tre italiani scrivono lettere di amicizia. Per l’Olanda ci sono Nikki Dekker e Simone Atangana Bekono, oltre a Deckwitz. Mentre per l’Italia vi sono Ginevra Lamberti, Marta Barone e Paola Moretti. “Io e Moretti scriviamo sul significato dell’amicizia in tempi tumultuosi come quelli che stiamo vivendo” afferma Deckwitz.

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