Zerocalcare omaggia Pirandello con il manifesto coloratissimo di EtnaComics, alla sua 12° edizione: l’autore agrigentino, con le sue maschere alle spalle, ci guarda ironico, quasi a volerci dire che la sa lunga su mascheramenti e svelamenti, altro che social. L’essenza umana è tutta lì, tra l’essere e il voler apparire, e anche Zerocalcare ne sa qualcosa.
Il famoso fumettista, originario di Arezzo ma molto legato a Roma, sarà il primo ospite della dodicesima edizione del Festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop, in programma dal 6 al 9 giugno al centro fieristico Le Ciminiere di Catania. Nei primi due giorni della manifestazione, Zerocalcare sarà presente allo stand di Bao Publishing, la sua casa editrice milanese.
Il direttore di EtnaComics, Antonio Mannino, ha spiegato come quest’anno, dopo le passate edizioni dedicate ai miti catanesi, si è voluto puntare sui grandi autori siciliani, a partire dal Premio Nobel Luigi Pirandello. Mannino ha sottolineato come nessuno meglio di Zerocalcare poteva renderne le sfumature, dato che anche lui, come Pirandello, sa analizzare l’animo umano e le sue contraddizioni attraverso i suoi personaggi, come un moderno cantastorie.
Le storie di Zerocalcare si fanno metafora della nostra società, i suoi personaggi agiscono in contesti precari e, attraverso le risate per le situazioni che vivono, ci fanno riflettere.
EtnaComics ci ricorda come la metafora pirandelliana della maschera sia sempre attuale, in una società in cui la comunicazione è in continua evoluzione e va spesso troppo veloce, l’immagine domina ormai ovunque, e i social ne sono la frontiera più estrema. Quasi un monito ad avere gli occhi aperti e non far sopire la nostra capacità critica, ma senza giudicare, dato che la verità, spesso, non è mai una sola ma, parafrasando il titolo di un’opera di Pirandello, spesso molteplice, come gli esseri umani.