Un’antologia così non era mai stata pubblicata prima, ma la funzionaria ed archivista dell’Accademia della Crusca Elisabetta Benucci ha deciso di curare la raccolta e pubblicarla nella ben conosciuta collana Ellisse dell’Archivio per la memoria e la scrittura delle donne ‘Alessandra Contini Bonacossi’ per le Edizioni Effigi. Dal titolo “Leggere Dante: donne dell’Ottocento” è la prima antologia che raccoglie più di 30 testi, in prosa e poesia, redatti da scrittrici e letterate italiane nel corso del XIX secolo e dedicati al Sommo Poeta, Dante Alighieri.
Il volume si presenta come innovazione e novità assoluta: l’antologia infatti racchiude scritti di critica o di ispirazione dantesca da parte di letterate sia conosciute che dimenticate. Appaiono all’interno testi di Teresa Bandettini, Angelica Palli, Giannina Milli, Erminia Fuà Fusinato, Emma Boghen, Carolina Invernizio, Ada Negri; ma anche di scrittrici sconosciute fra le quali Ifigenia Gervasi Zauli Sajani, Carolina Gatteschi Fabbrichesi, Elisa Tagliapietra Cambon.
Ad ognuna di queste scrittrici è dedicata una biografia che racchiude documentazione inedita, alcuna anche di scrittori conosciuti ai più come Leopardi, Manzoni, Gioberti, Tommaseo, Del Lungo, De Amicis e Gozzano. Le novità non si esauriscono qua però: il maestoso volume di 500 pagine è corredato da una ricca bibliografia e da immagini che illustrano i visi delle 25 scrittrici protagoniste del libro: quest’ultime sono più uniche che rare, frutto di una ricerca iconografica certosina.
Elisabetta Benucci è riuscita a ricostruire uno spaccato di storia passata da secoli che però ha come filo rosso la figura e le opere di Dante. È in questo spaccato dantesco che si ascolta e si legge la penna di queste scrittrici, che nonostante provenissero da generazioni e classi sociali differenti, hanno trasmesso passione e memoria scrivendo in nome del Sommo Poeta.
Benucci spiega che il poeta “è un filo sottile, ma resistente che si dipana per quasi cento anni, senza mai lacerarsi né spezzarsi, perché sostenuto e alimentato da un viscerale amore per il sommo poeta. Le studiose radiografano Dante, la sua vita, la Commedia con i suoi personaggi, in particolare il rapporto del poeta con Beatrice, ma non solo. Peccato che le opere e i contributi di queste raffinate interpreti, così attente alle multiformi verità dell’opera maggiore dantesca, abbiano goduto di una fama effimera, limitata al momento, per poi scomparire nell’oblio. È giusto e opportuno allora tentare di restituire loro una qualche visibilità, proponendo questa singolare antologia che raccoglie scritti danteschi di buona qualità e fattura”.
Il contenuto dei testi rappresenta uno spaccato di scrittura femminile e offre la possibilità di conoscere in modo dettagliato scrittrici che possono essere state dimenticate, o semplicemente non considerate abbastanza. All’interno del volume si può scorgere un’altra linea temporale: se l’amore per Dante rimane costante nel tempo, la storia di queste donne muta. Il volume è quindi testimone chiave del cambiamento lento ed inesorabile del ruolo della donna nella società, e di conseguenza, anche del cambiamento della loro scrittura: da attività quasi segreta da esercitare nel chiuso di una stanza lontano da occhi indiscreti, alle nuove opportunità di vedere i loro scritti stampati, seppur in raccolte specifiche, fino al completo riconoscimento dei ruoli di poetessa, romanziera, critica della letteratura.