“Per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”.
“In ‘L’occupazione’ (2002) Ernaux analizza la mitologia sociale dell’amore romantico. Sulla base di appunti in un diario che registra il suo abbandono da parte di un amante, confessa e attacca un’immagine di sé costruita su stereotipi. La scrittura diventa un’arma affilata per sezionare la verità”, ha spiegato il comitato che assegna il prestigioso premio. Dagli anni ’70, Ernaux si è ritagliata un posto speciale nel pantheon letterario francese per la sua capacità non solo di scavare ricordi individuali, ma di mostrare i modi sottili in cui interagiscono con l’esperienza collettiva. Il suo primo libro, “Cleaned Out”, del 1974, è un resoconto incoraggiante della sua infanzia nella classe operaia in Normandia e di un aborto che ha subito, pubblicato poco prima che la procedura diventasse legale in Francia. Sebbene i suoi primi lavori siano stati sottilmente romanzati, si è concentrata sulle memorie dagli anni ’80, scrivendo del suo sfortunato matrimonio, del declino di sua madre dall’Alzheimer, della sua stessa esperienza di cancro e di diverse relazioni appassionate di cui ha goduto nella mezza età. Sebbene Ernaux sia stata a lungo elogiata in Francia, era poco conosciuta nel mondo anglofono fino all’anno scorso, quando uno dei suoi autoritratti più recenti, “The Years”, è stato selezionato per il Booker International Prize. La scrittrice Annie Ernaux è nata a Lillebonne (Senna Marittima) il 1 settembre 1940 ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è stata consacrata dall’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana Quarto. Nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti. In Italia L’Orma Editore ha pubblicato i romanzi “Il posto”, “Gli anni”, vincitore del Premio Strega Europeo 2016, “L’altra figlia”, “Memoria di ragazza”, “Una donna,” vincitore del Premio Gregor von Rezzori 2019, “La vergogna”, “L’evento” e “La donna gelata”. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Marguerite Yourcenar alla carriera, nel 2018 il Premio Hemingway per la letteratura, nel 2022 il Premio letterario internazionale Mondello – Sezione autore straniero. Con Annie Ernaux la Francia conquista il suo 17esimo Premio Nobel per la Letteratura. Il precedente Nobel assegnato a un autore francese era quello del 2014 vinto da Patrick Modiano. Prima ancora nel 2008 era stato assegnato Jean-Marie Gustave Le Clézio. La Francia è il paese che ha ottenuti più Nobel letterari nei 121 anni di storia del premio