Un racconto inedito di Sylvia Plath, autrice ai vertici della poesia in lingua inglese del XX secolo, uscirà a gennaio. Lo pubblica la casa editrice Faber per festeggiare i 90 anni di attività. Si intitola “Mary Ventura and the Ninth Kingdom”. La poetessa statunitense, morta suicida a Londra nel 1963, lo scrisse a 20 anni, nel 1952.
Dalle anticipazioni del quotidiano Guardian “Mary Ventura and the Ninth Kingdom” racconta di una giovane condotta dai genitori attraverso le volte di una stazione ferroviaria fino ai binari avvolti dal vapore della locomotiva e dove la lasciano su una carrozza dall’aria sinistra. Il treno attraversa gallerie e un paesaggio autunnale. Tra visioni poco rassicuranti di corvi nei campi la giovane alla stazione del sesto regno vede il bigliettaio far scendere una donna tra le proteste di lei la quale osserverà come gli altri viaggiatori resteranno indifferenti finché non verrà per loro il tempo del “nono regno” (il Ninth Kingdom).
Inevitabile forse, per noi italiani, pensare a come Gramsci deprecava l’indifferenza per quanto non si debbano trarre facili conclusioni tra il racconto e il pensiero del filosofo e scrittore comunista. La figura e l’opera di Sylvia Plath hanno ispirato moltissime scrittrici, poetesse e anche musiciste come Taylor Swift.