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Lo Strega a Helena Janeczek: "Oggi la mia Gerda sarebbe una profuga"

Finalmente vince una scrittrice dopo 15 anni di soli maschi. Con il romanzo sulla fotografa Gerda Taro e la lotta contro il franchismo. Prima vittoria per l’editore Guanda

Lo Strega a Helena Janeczek: "Oggi la mia Gerda sarebbe una profuga"
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6 Luglio 2018 - 01.17


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Il premio Strega 2018 se lo è aggiudicato Helena Janeczek con il romanzo “La ragazza con la Leica”, edito da Guanda, sulla fotografa Gerda Taro, donna coraggiosa, compagna di Robert Capa morta schiacciata da un carro armato nella guerra di Spagna dove la reporter stava con le forze repubblicane contro le forze franchiste. Torna a una donna quindi il riconoscimento letterario italiano più conosciuto e combattuto a 15 anni di distanza da Melania Mazzucco che nel 2003 vinse con il romanzo “Vita”. E che ci sia un intervallo di 15 anni tra la palma a una scrittrice indica che qualcosa non va perché le scrittrici italiane non sono inferiori, né in qualità né in quantità, agli scrittori. Ha inoltre vinto Guanda, non una casa editrice del gruppo Mondadori (inclusa Einaudi quindi) e Rizzoli. La platea dei 660 votanti ha quindi scelto un titolo non schierato dai grossi editori. Tre elementi allora distinguono il primo posto di questo Strega: una scrittrice, la casa editrice (Guanda non aveva mai vinto), una vicenda che rimanda alla guerra per la libertà contro i fascismi. Infatti l’autrice ha detto di aver voluto raccontare della fotografa perché simboleggia “una donna libera e indipendente”. 
La cerimonia si è tenuta nel Ninfeo di Villa Giulia, sede del museo nazionale etrusco a Roma. Nata in Germania nel 1964, in Italia da 35 anni, Helena Janeczek ha ottenuto 196 preferenze: “Sono contenta, spero che dopo di me ce ne siano molte altre” (nel senso delle scrittrici, naturalmente). E dopo la vittoria al radiogiornale di Radio3 ha commentato: “Il mio libro è cosmopolita: sì ma non su chi viaggiava in prima classe”. Gerda e Robert Capa, ha ricordato all’emittente, erano fotografi free lance perché in Francia non avevano il permesso di avere lavori regolari: “Oggi sarebbero profughi”.
Al secondo posto si è piazzato Marco Balzano, con 144 voti con il romanzo “Io resto qui” (Einaudi). Seguono Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza), 101 voti, Carlo D’Amicis con “Il gioco” (Mondadori), 57 voti, Lia Levi con “Questa sera è già domani” (Edizioni E/O), 55 preferenze.

Finalisti Strega, tante storie sul ventennio fascista sono un sintomo

 

 

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