Sta per aprirsi il Salone del Libro di Torino 2018 e ne fa da antipasto un reading di Fabrizio Gifuni, mercoledì 9 maggio 2018 alle 21.15 alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino in corso Castelfidardo 22, una lettura delle lettera dalla prigionia di Aldo Moro intitolata «Con il vostro irridente silenzio».
L’attore ha scelto le lettere, ha curato la drammaturgia con lo scrittore Christian Raimo, con Francesco Biscione e Miguel Gotor come consulenti e la sonorizzazione a cura di Gup Alcaro (su prenotazione, 5 euro il biglietto). Il 9 maggio 1978 Moro fu ritrovato cadavere, ucciso dalle Br a Roma dopo 55 giorni di prigionia.
Prima del reading, il Premio Strega Paolo Cognetti legge pagine del pensatore amante della natura americnao Henry David Thoreau che apre il programma di Festa Mobile curato da Giuseppe Culicchia (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria).
Mai così tanti editori
Il 31mo Salone è in calendario da giovedì 10 a lunedì 14 maggio. Con Massimo Bray presidente e lo scrittore Nicola Lagioia come direttore, ha indubbiamente incassato un grosso risultato: ha dovuto aggiungere spazi extra tanti sono gli editori che hanno voluto esserci. Non solo gli indipendenti: anche l’Aie, l’associazione dei grossi editori che l’anno scorso creò il festival concorrente di Milano e in molti snobbarono Torino, stavolta si sono ricreduti e partecipano più che volentieri.
Il tema e le cinque domande
Il tema quest’anno ha come sintesi la frase “Un giorno, tutto questo…”. Come sarà però il futuro? “Lo abbiamo chiesto alle migliori menti del nostro tempo di rispondere a cinque grandi domande sulla contemporaneità, fondamentali per il tempo che ci attende”, hanno dichiarato Bray e Lagioia.
Cinque le parole scelte: identità, nemico, mondo, scienza/religione e arte. La prima domanda è “chi voglio essere?” La seconda è “perché mi serve un nemico?”. La terza domanda è “a chi appartiene il mondo?”. La quarta è “dove portano spiritualità e scienza?”. Il quinto interrogativo: “che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?” le risposte, scritte, per immagini, audio o video verranno diffuse durante il Salone
Il paese ospite è la Francia, per i 50 anni dal Maggio Francese.
Polemica sull’ufficio stampa della Appendino
Il capo ufficio stampa Luca Pasquaretta avrebbe guadagnato cinquemila euro per una consulenza al Salone del Libro 2017 per 80 ore di lavoro al di fuori dell’orario di servizio. “Confermo la correttezza della procedura utilizzata”, ha dichiarato il sindaco Chiara Appendino al riguardo. “In Consiglio regionale, ho presentato un question time finalizzato a fare chiarezza sul pagamento preferenziale ottenuto dal dottor Pasquaretta, collaboratore di staff e addetto stampa del Sindaco di Torino, ed erogato da parte della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di Torino a saldo delle prestazioni di supporto al Presidente della Fondazione” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani. “Contrariamente a quanto accade per tutti gli altri creditori della Fondazione del Libro, costretti ad attendere da oltre tre anni il saldo delle proprie competenze, il dottor Luca Pasquaretta, che pure ricopre un incarico a tempo pieno presso la Città di Torino, non ha avuto alcuna difficoltà ad incassare il pagamento di una consulenza della quale non si comprende, peraltro, l’oggetto, la natura e la portata”.
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