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Giancarlo Governi racconta le montagne russe di Bruno Giordano

La storia professionale e privata di uno dei più grandi giocatori italiani diventa un libro appassionante che viene pubblicato da Fazi. La presentazione giovedì 5 a Roma alla Galleria Colonna

Giancarlo Governi racconta le montagne russe di Bruno Giordano
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4 Ottobre 2017 - 16.28


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La vita professionale e privata di uno dei più grandi calciatori italiani con il nome di un filosofo. Una vita, come nelle montagne russe, segnata da ascese esaltanti e da discese mozzafiato. Si intitola proprio “Bruno Giordano, una vita sulle montagne russe” (Fazi) il nuovo, appassionante libro di Giancarlo Governi che verrà presentato in anteprima giovedì 5 ottobre a Roma, alle ore 18 presso la Feltrinelli della Galleria Colonna. Con l’autore ci sarà Giordano, Enrico Montesano e Mauro Mazza.
La storia di Bruno parte dall’infanzia nella Trastevere degli anni Cinquanta dove le piazze e le vie erano i campi sportivi dei ragazzi di allora e poi il passaggio all’oratorio di Don Orione, dove un prete intelligente, con la scusa del calcio, riusciva a sottrarre i ragazzi ai pericoli della strada e della droga.
Ed è proprio all’oratorio di Don Pizzi che il ragazzo Bruno, quando ancora frequenta la terza media, viene scoperto dalla Lazio e ingaggiato nelle giovanili. Bruno che mostra subito un grande talento brucia le tappe della carriera e ben presto arriva in prima squadra, nella mitica Lazio di Giorgio Chinaglia che ha appena vinto uno storico scudetto. Ma in Serie A Bruno ci arriva proprio quando la squadra sta declinando: l’allenatore dei miracoli, Tommaso Maestrelli, si ammala e muore; Giorgio Chinaglia parte per cercare fortuna negli Stati Uniti; uno dei grandi giocatori del tempo, Luciano Re Cecconi, viene ucciso da un gioielliere che lo aveva scambiato per un rapinatore. Nonostante lo stato di crisi in cui vive la Lazio, Bruno riesce a conquistare un posto in Nazionale. Proprio nel momento di in cui ha raggiunto la vetta della carriera ed è richiesto da tutte le più grandi squadre italiane, arriva improvvisa e inesorabile la discesa vertiginosa che si presenta con il coinvolgimento nella vicenda del calcio scommesse, con nove giorni di prigione a Regina Coeli e una squalifica di tre anni e mezzo. Accuse da cui verrà prosciolto con formula piena dalla magistratura ordinaria quando oramai la sua carriera sembra compromessa: la Lazio viene retrocessa in serie B, Bruno rimarrà senza l’amato calcio e perderà il Campionato del Mondo del 1982 dove avrebbe potuto fregiarsi del titolo di campione del mondo.
La carriera di Bruno riprende alla grande ma viene interrotta di nuovo da un grave infortunio, da cui si riprende a tempo di record e salva con i suoi gol la Lazio.
Quindi gli anni del trionfo nel Napoli di Maradona.
Ma anche la vita privata si presenta con il percorso delle montagne russe. Un matrimonio giovanile sbagliato che finisce presto ma che lo tormenterà per anni. La morte della unica sorella che gli lascia un figlio da crescere insieme alla sua figlia del primo matrimonio, e della mamma, la sua prima e più appassionata tifosa, in un tragico incidente stradale. La risalita con il matrimonio con Susanna che oltre ad aiutarlo a far crescere la figlia sua e il figlio di suo sorella, gli darà due figli, Marco e Rocco, che seguiranno le sue orme calcistiche.

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