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Campionato ancora incerto davanti e la grande delusione Fiorentina

Napoli al comando, ma vietato distrarsi, perché ogni passo falso può risultare determinante per le sorti di un torneo ancora una volta aperto a qualsiasi risultato. Dopo le dimissioni del Ds Pradé a Firenze arriva l'esonero di mister Pioli.

Campionato ancora incerto davanti e la grande delusione Fiorentina
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4 Novembre 2025 - 17.15


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di Francesco Frati

La storia del campionato italiano ci ha insegnato che solitamente dopo 10 giornate iniziano a delinearsi quelle che saranno le lotte che andranno poi avanti per il resto della stagione. La realtà ci sta invece presentando la stagione 2025-2026 come una delle più incerte e meno prevedibili degli ultimi anni, con 4 squadre in 1 punto davanti a tutte ed almeno altre 3 ancora potenzialmente in lotta per lo scudetto. E poi non mancano le sorprese nel fondo della classifica.

È proprio nelle parti basse che la classifica regala la prima notizia sconvolgente di questo inizio di stagione, con la Fiorentina che, dopo il successo del Genoa sul campo del Sassuolo, si ritrova all’ultimo posto solitario della classifica. Nonostante i quasi 90 milioni spesi in estate per il calciomercato e i grandi proclami con cui si era presentato Stefano Pioli, al ritorno sulla panchina toscana, questa situazione di classifica non accadeva da oltre ottant’anni: 1938.

I viola pagano un inizio di stagione disastroso, con 0 vittorie e 6 sconfitte, costato caro al ds Pradè, dimessosi, e all’allenatore Pioli che, a differenza del 2019, non ha voluto lasciare ma proprio stamani Comisso ha dato il via libera al suo esonero. La Società non ha avuto scelta dopo l’ultima agghiacciante sconfitta avvenuta al Franchi con il Lecce domenica scorsa. In casa Fiorentina è quindi partita una mini-rivoluzione, con dirigenza e responsabile tecnico da definire nei prossimi giorni per quella che deve essere una stagione da rialzare al più presto per non cadere sempre più nel baratro della retrocessione.

A respirare aria decisamente migliore c’è il Napoli in testa con 22 punti, nonostante la prova incolore in casa contro il Como, nella quale è arrivato uno 0-0 e in cui sono stati gli ospiti ad avere l’occasione più grande di tutta la partita. Infatti è stato Morata che si è fatto ipnotizzare dal dischetto dal portiere Milinkovic-Savic, confermatosi ancora una volta come un grande para-rigori.

Subito dietro in scia ci sono ben 3 squadre, appaiate a 21, che sono Milan, Roma e Inter. La squadra di Allegri si conferma ostica per tutti gli avversari, avendo vinto un altro scontro diretto dopo quello contro il Napoli, battendo proprio la Roma per 1-0. I rossoneri vengono da 4 punti nelle ultime due partite conquistati in una situazione di totale emergenza, avendo dovuto fare i conti in entrambe i match con almeno 4 titolari indisponibili causa infortunio. Grande rammarico per gli uomini di Gasperini, autori di un ottimo primo tempo in cui avrebbero meritato il vantaggio e rei di aver sbagliato un calcio di rigore a 10 minuti dalla fine con Dybala.

L’Inter invece esce vincitrice dalla difficile trasferta sul campo dell’Hellas Verona con il risultato di 1-2. I nerazzurri, per la prima volta dopo tante ottime prestazioni, non hanno convinto sul piano del gioco, e hanno trovato la zampata decisiva in pieno recupero grazie ad uno sfortunato autogol, in quella che sembrava una partita ormai avviata sul canale del pareggio. Vittoria comunque fondamentale per gli uomini di Chivu e soprattutto per le modalità in cui è arrivata potrebbe dare all’ambiente quella spinta di entusiasmo in più per le prossime partite.

Subito dopo queste squadre troviamo Bologna e Juventus, a 4 punti dalla vetta, e Como, staccato di 5 lunghezze dal Napoli, tutte pienamente in lotta per le prime posizioni. La squadra di Vincenzo Italiano ha sbancato il Tardini di Parma portando a casa il derby emiliano con il risultato di 3-1, inguaiando i ducali in posizioni di classifica scottanti. 

La Juventus invece passa sul difficile campo di Cremona, rendendo dolce l’esordio di Luciano Spalletti grazie ai sigilli di Kostic e Cambiaso, ma con una prestazione che è stata convincente per gran parte della gara e che fa ben sperare per il futuro della squadra torinese, che cerca di invertire la rotta dopo gli ultimi risultati decisamente deludenti.

Il Como di Fabregas ormai non è più una sorpresa, lo dimostra ancora una volta l’enorme prestazione dei suoi ragazzi, che per più di un’ora abbandonate hanno tenuto testa al Napoli capolista, giocando a calcio, creando occasioni e senza mai abbassarsi, proprio come vuole l’allenatore spagnolo, che fa del dominio del gioco il suo mantra. Il pareggio per 0-0 al Maradona porta i lagunari a 17 punti, candidandoli come forte contendete ad un piazzamento in Europa.

Il campionato si avvia ora all’ultimo turno prima della seconda pausa per le Nazionali, un momento che sarà sicuramente molto importante per tutti gli allenatori che, come Spalletti, sono entrati o entreranno in corsa. Avranno così momenti di soli allenamenti per poter far assimilare i loro concetti ai calciatori, cosa che potrebbe risultare decisivo a lungo andare.

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