Matteo Berrettini, il “gigante gentile” del tennis italiano, non sarà al via degli US Open, in programma dal 24 agosto a Flushing Meadows. È il quinto forfait consecutivo dopo Gstaad, Kitzbühel, Toronto e Cincinnati. Il romano non gioca dallo scorso Wimbledon, dove era stato eliminato al primo turno dal polacco Kamil Majchrzak, e nel tabellone newyorkese sarà sostituito dallo statunitense Brandon Holt.
Per l’ex finalista di Wimbledon 2021, primo italiano di sempre a raggiungere l’ultimo atto del torneo londinese, è un nuovo capitolo di una stagione tormentata. In carriera Berrettini ha vinto 7 titoli ATP, tra cui due prestigiosi tornei sull’erba del Queen’s (2021 e 2022), è stato semifinalista agli US Open 2019 e agli Australian Open 2022, e ha contribuito con le sue prestazioni alla storica finale di Coppa Davis 2023 dell’Italia. Il suo servizio potente e il dritto esplosivo lo hanno portato fino al numero 6 del ranking mondiale nel 2022.
A fine luglio, un post sui social con Jannik Sinner e la scritta “Step by step with the best” aveva fatto sperare in un rientro imminente, ma l’annuncio di oggi spegne quelle attese. “Dopo Roma ho passato settimane difficili… sono stanco di rincorrere sempre qualcosa”, aveva confessato Berrettini qualche tempo fa.
L’uomo che ha fatto sognare l’Italia sui prati di Wimbledon oggi combatte una sfida diversa: non contro un avversario dall’altra parte della rete, ma contro il proprio corpo e il logorio di mesi passati più a recuperare che a giocare. Il rientro? Ancora senza data.
