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Blocco elezioni all'Università di Siena, le parole delle organizzazioni degli studenti

Spiacevoli episodi coercitivi registrati durante le votazioni universitarie hanno portato ad invalidare le operazioni elettorali. Ecco il pensiero di alcune delle liste dell’ateneo senese.

Blocco elezioni all'Università di Siena, le parole delle organizzazioni degli studenti
Fonte: lentepubblica.it
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26 Dicembre 2024 - 20.22


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

di Giammarco Maestrini

Il Rettore dell’Università di Siena, Roberto di Pietra, ha annullato il 27 novembre le elezioni studentesche per il biennio 2025-2026 a seguito di “circostanziate segnalazioni di gravi e diffusi comportamenti ascrivibili ad una parte del corpo elettorale e riferibili ad alcune associazioni studentesche”.

In una comunicazione ufficiale si legge che “i comportamenti denunciati sono descritti nelle segnalazioni come altamente lesivi del diritto di esprimere liberamente il proprio voto e come tali più che idonei a inquinare i risultati della procedura elettorale”. In merito a quanto avvenuto, siamo andati a chiedere a varie associazioni come la pensavano a riguardo dell’annullamento delle elezioni e sulla scelta del Rettore di ripeterle nel mese di dicembre. Di seguito riportiamo i commenti da loro rilasciati.

Cravos: “Da parte nostra la scelta di annullare le elezioni è sembrata una mossa più per difendere l’istituzione universitaria piuttosto che la comunità studentesca, perché se il Rettore voleva difendere la comunità studentesca doveva riaprire le elezioni un’altra giornata intera, dando così la possibilità di cambiare il voto o di annullare la scheda per le persone che magari erano state costrette a votare contro il loro volere. Riteniamo anche che la nascita della lista Insieme per le Scotte non ha favorito un’associazione perché ha perso un enorme bacino elettorale, e quindi crediamo ci sia stata una strumentalizzazione da parte di questa associazione del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità (CUG).
Sono anni, perdipiù, che Cravos si impegna per reistituire agli studenti i seggi fisici come era in passato, proprio per evitare il crearsi di situazioni simili, anche se non ci aspettavamo niente di tutto questo – confessa un delegato di Cravos –. Ovviamente il voto elettronico per come è pensato, semplicemente accedendo alla segreteria online dello studente, non è così sicuro e funzionale alle operazioni di voto. Si può capire in questo modo che il seggio elettronico risulta facilmente manipolabile, mentre il seggio fisico è più controllabile e gestibile”.

Pyxis: “Riteniamo innanzitutto che se c’è stato un crimine vada assolutamente indagato, e il Rettore, in qualità di rappresentante legale dell’Università, ha preso i passi che doveva prendere. Quando una persona, soprattutto un’autorità come in questo caso, è a conoscenza di un possibile reato deve riportarlo per legge. Come organizzazione siamo nati circa due anni fa e in genere siamo quelli che le abbiamo subite le aggressioni. Il nostro gruppo è formato da studenti che negli altri gruppi non accettavano gli ordini di scuderia e che semplicemente volevano avere un pensiero libero. Stare dentro quei gruppi politicizzati – sottolinea un rappresentante di Pyxis – significa avere un paraocchi e agire secondo gli ordini che ti vengono dati dall’alto. Purtroppo si creano questi gruppi di interesse che devono spingere per forza le loro tematiche e le loro idee, e pur di spingerle però vanno ad inquinare i voti.

Link: “Sono anni che denunciamo all’ateneo una serie di problematiche a danno del benessere della comunità studentesca e dei valori di libertà e democrazia. Troviamo giusto l’annullamento delle elezioni e siamo i primi a condannare questi comportamenti coercitivi che rappresentano un caso eccezionale nel panorama universitario italiano. Tuttavia non siamo d’accordo sulla decisione di proclamare nuove elezioni a soli 15 gironi di distanza dalle precedenti, senza effettuare un reale cambiamento e senza la possibilità di aprire un dialogo serio con l’Università stessa e le altre associazioni di studenti. Così facendo la situazione è rimasta pressoché uguale, soprattutto per quanto riguarda le regole di voto. Quello che Link Siena avrebbe proposto, invece, sarebbe stato proprio quello di cambiare le modalità di voto per poter arginare il problema. Con la speranza che certi episodi antidemocratici possono non ripetersi, ci auguriamo un corretto svolgimento delle prossime votazioni. Anche perché qualora si dovessero ripresentare comportamenti scorretti, molto probabilmente l’Università ci passerà sopra considerato che non avrà alcuna intenzione di svolgere per la terza volta le elezioni”.

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